Sala..nuovo candidato a sindaco di Milano per conto del PD del premier dichiara di non credere che la città operosa possa tornare in mano al centrodestra, raffigurandola ormai come una città saggia e più attenta. Nel suo modo di esprimersi vi è forse un astio verso una politica di destra...ma si scorge anche un certo rammarico verso l'atteggiamento di quel PD assai supponente guidato dal sindaco d'Italia Renzi.
Ricordiamo
i vecchi sindaci di destra come Marco Formentini, Gabriele Albertini
e Letizia Moratti.. hanno cercato di cambiare il volto della città
estremamente impegnativa..come si pensa abbia fatto l'impavido e
composto Pisapia...ma non sembrano aver risolto del tutto le
problematiche più difficili come quelle ambientali ecologiche e
dell'immigrazione.
Oggi
i sondaggi ci dicono che Giuseppe Sala è al 35,1 per cento e la
rivale (vice del sindaco Giuliano Pisapia)..Francesca Balzani al
30,4:- Appena cinque punti di distacco che potrebbero mettere in
seria preoccupazione lo stesso premier Renzi che pare aver puntato
tutto sul manager di EXPO.
In questa lotta per le comunali pare di assistere ad una corsa del passato con i soliti schieramenti destra-sinistra nei quali convergono figure portate non solo dai Partiti..ma anche da correnti diverse. Come al solito si mettono davanti le figure e non ci si immedesima sui progetti..Mentre si pensa a riunire un po' tutti in un unico calderone per poter far muro contro il Partito di Grillo che alza di continuo l'asticella dei consensi.. in tanti si affrettano nella ricerca di vecchie manovre strategiche al fine di salvaguardare una poltrona.
In questa lotta per le comunali pare di assistere ad una corsa del passato con i soliti schieramenti destra-sinistra nei quali convergono figure portate non solo dai Partiti..ma anche da correnti diverse. Come al solito si mettono davanti le figure e non ci si immedesima sui progetti..Mentre si pensa a riunire un po' tutti in un unico calderone per poter far muro contro il Partito di Grillo che alza di continuo l'asticella dei consensi.. in tanti si affrettano nella ricerca di vecchie manovre strategiche al fine di salvaguardare una poltrona.
Con
lo strano progetto del Partito della Nazione voluto dal Premier si
scateneranno ulteriori operazioni tattiche che di sicuro aumenteranno
una certa confusione:Vi potrebbero essere ricadute a livello
nazionale...dipende anche da come si affronteranno le nuove difficili
elezioni comunali in tutto il Paese. C'è chi vede in ciò una rottura netta con il
passato e chi vede consolidare lo schema di un Pd a trazione
centristra nel cui calderone vi sarebbe di tutto e di più...In
realtà nulla di veramente nuovo..anzi..un costante dejavu! In questo
quadro.. Milano sembrerebbe essere un nuovo laboratorio politico
dell'ambìto Partito della Nazione.
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