Berlusconi,
Salvini e Meloni: Il nuovo patto della “candelina”..Un'unione
di figure non del tutto collegate nei principi e nei valori.
di vincenzocacopardo
E
ci risiamo! Nasce per l'ennesima volta un nuovo Patto detto della
“candelina”! Un patto che vede Berlusconi assieme a Salvini e la Meloni
alla ricerca di una quanto mai vecchia posizione di centrodestra...A
ottant'anni suonati il Cavaliere risorge ancora come un Lazzaro per
ricercare in complicità con la Lega (che poco sembra spartire con
l'equilibrio di una politica che si vuole moderata) un accordo per
quella che lui stesso chiamerebbe “una politica nuova”.In questa
loro unione..manca Parisi che viene citato quasi indirettamente ed al
quale sembra essere negata una prima posizione..quasi reggesse il moccolo di questa "candelina".
E
così Berlusconi, Salvini e Meloni siglano una unione insieme per dire
«No» alle riforme e rilanciare il centrodestra... Se per quanto
riguarda il No alla riforma non si può che essere d'accordo, quello
che riesce difficile comprendere è questa unione contro il
referendum quando i tre componenti di questo nuovo asse avevano già
espresso separatamente il loro dissenso verso la riforma
costituzionale. Se altrimenti.. questo patto consiste nel dare nuovo
impulso alla politica del centro destra..riesce ancora più difficile
comprendere come l'innovazione politica possa essere generata da un
personaggio come Berlusconi.. disponibile ancora oggi a legarsi con
chi al Nord esercita una politica non del tutto "moderata" come lui dichiara sempre di volere..
Sembra
che i tre vogliano rilanciare presidenzialismo, federalismo e
maggiore democrazia nel processo decisionale. Teoricamente un
programma interessante e già conosciuto di un processo riformatore
che oggi pare porre ostacoli notevoli: I tre personaggi vorrebbero impegnarsi in una
nuova riforma costituzionale che imponga un vincolo di mandato ai
parlamentari con dimezzamento dei parlamentari e differenziandone i
ruoli. Rendendo differente la funzione fra Camera e Senato. In più.. una riorganizzazione dello Stato sulla base di un federalismo
capace di valorizzare le comunità territoriali.
Al
di là del presidenzialismo..vi è qualcosa che abbiamo già scritto
da anni diverse volte su questo Forum relativa alla differenziazione dei ruoli, dei mandati parlamentari ed il dimezzamento delle figure politiche. Temi sui quali si è già perso
una gran quantità di tempo. Adesso
bisognerà attendere l'esito del Referendum che se darà ragione al
SI taglierà loro ogni speranza.. ed ai cittadini un futuro più
edificante per una politica democratica del Paese.
Rimane
comunque un chiaro attacco frontale verso il Premier condotto,se pur con interesse..che per scopi costruttivi,contro
la riforma Boschi..da figure che oggi non sembrano ben
collegate e predisposte nella loro politica dei principi e dei
valori. Qualcosa di innovativo che,.. se ben diverso nel suo
percorso,.. è iniziato dal Movimento 5 Stelle..Un rinnovamento
che il Movimento medita da tempo e che,.. nella grande confusione
organizzativa...non riesce bene a percepire..e decidere.. al fine di proporlo in
modo corretto.
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