20 set 2016

Promuovere e sostenere un sistema dal basso



La fine dell''italicum 
di vincenzo cacopardo


Dopo l'udienza della Consulta sull'Italicum (inizialmente prevista per il 4 ottobre) è arrivato puntuale un messaggio da parte dei pentastellati che (seppur sprovveduti come li si continuano ad appellare) definiscono sapientemente l'Italicum una legge incostituzionale ed antidemocratica...Ricordiamoci, tra l'altro, che questa legge li avrebbe avvantaggiati nel ballottaggio..

Grillo, non si ferma e spinge verso una diversa proposta per una nuova legge elettorale a sistema proporzionale..queste le sue parole: "Secondo noi deve essere adottato un sistema elettorale con formula proporzionale per potersi applicare in circoscrizioni medio-piccole in quanto, oltre a garantire rappresentatività e vicinanza agli elettori, favorisce l'aggregazione fra le forze politiche piccole e medio-piccole, spingendole a mettere insieme le loro idee, se conciliabili, dentro forze politiche più grandi ma coese e favorisce l'omogeneità interna dei partiti e dei movimenti, disincentivando frantumazioni e scissioni. La legge elettorale per il Parlamento italiano deve essere, anzitutto, rappresentativa dei cittadini e, allo scopo, occorre adottare un sistema proporzionale senza alcun premio di maggioranza".

Proposta più che sensata per il sottoscritto.. dato che è stata messa più volte in evidenza in questo Forum approfondendo il tema legato ad una governabilità sostenuta dal basso. Ma occorre sottolineare alcuni punti.. non di poco conto..inerenti il sistema politico connesso con un sistema proporzionale.. poichè i Partiti che seggono in Parlamento, al fine di rendere più democratica l'azione parlamentare, dovrebbero prioritariamente imporsi delle nuove regole. Quindi.. un punto essenziale rimane proprio quello di rendere più efficace e regolamentato l'articolo 49 della Costituzione riguardo alla loro precisa funzione partendo da un solido dialogo con i cittadini circa le proposte in fase pre-elettorale. 

Inoltre è facile intuire come..senza regole per una adeguata separazione dei poteri potrebbero continuare a sopravvivere compromessi con ogni coinvolgimento tra l'azione parlamentare e quella amministrativa o esecutiva: Ruoli che non dovrebbero incidere nella strada dei principi legislativi spettanti solo a chi legifera. Insomma.. sarebbe utile studiare e ricercare un sistema che funzioni non solo in funzione elettorale, ma anche in quella pre-elettorale attraverso un solido programma votato dai cittadini, nella logica di un ordinamento destinato a rendere utile ambedue i ruoli.  Un sistema che sgombri il più possibile il campo dalle continue anomalie che si vengono a generare.

Occorre saper dividere i ruoli “induttivi” da quelli “deduttivi”. Ruoli che, per scopo ed esigenza, definiscono due strade diverse che dovrebbero raggiungere un unico percorso costruttivo in relazione alla definizione di una “politica” che si vorrebbe più coerente e funzionale .Sappiamo bene che ciò non è per nulla facile.. come ogni cosa che vorrebbe fare apparire facile il nostro Premier, ecco perchè occorrono studi e ricerche per andare incontro ad un sistema, forse, non perfetto, ma di certo più corretto..  Un sistema che salvaguardi una governabilità come logico fine di un percorso democratico. 
Una delle parole chiave sembrerebbe essere “funzionamento”, inteso come sinonimo di efficienza ed innovazione, ma anche come teoria secondo la quale, in una logica costruttiva, la funzione suddivisa dei singoli elementi culturali e formativi, ha un’importanza predominante sulla sua stessa evoluzione: Uno studio organizzativo che dovrebbe basarsi su un principio di specializzazione e di suddivisione del lavoro.

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