12 ott 2025

OLTRE OGNI ALTRA VISIONE

Quella visione fortemente pragmatica che ci rende più cinici....


“Nel mio blog come introduzione nella parte relativa alla politica e sociale vi è una frase che interpreta lo scopo dello stesso Blog ed è una premessa generale legata alla natura umana ed a chi, attraverso le idee ed alla propria volontà, riesce a dare spazio per incidere positivamente nella società verso un futuro migliore. Al contrario dei tanti che si adeguano e non ne percepiscono lo scopo restando succubi di una cruda se non comoda concretezza.” -Purtroppo nel mondo odierno sembriamo sempre più convinti che tutto ciò che si subisce sia dovuto ad un naturale percorso realistico contro il quale nulla si può. Una società che sembra ormai essersi assuefatta ad un cinismo sostenuto da un forte pragmatismo grazie al quale tutto si giustifica e poi... persino... si dimentica! Tutto ciò ha intensificato un pensiero di parte polarizzato per ogni argomento sempre più dettato da una visione realistica che ne esclude ogni altra...Ne nasce poi una forma di negazionismo emotivo!
Così come ogni volta che si affronta il tema di Israele e la Palestina non si riesce a contenersi nell'ambito di una discussione equilibrata: O si è da un lato o dall'altro! Non si analizzano bene i percorsi storici e sarebbe più logico stare a difesa di ambedue le parti e sostenere di volta in volta con equilibrio un pensiero sugli avvenimenti e sui metodi adottati. Tuttavia è evidente che, nella fattispecie, malgrado le ragioni dello Stato di Israele fortemente ferito dal vile attacco del 7 Ottobre, risulta intollerabile il metodo successivo messo in opera da un governo che si ritiene democratico per quello che in molti individuano come una vendetta genocida. Ma anche non volendolo chiamare “genocidio” è a tutti evidente il metodo criminale svolto per mesi e mesi contro una popolazione inerme, persino assetata ed affamata: Si può e si deve sostenere una critica forte proprio sul metodo usato! Un metodo che è continuato a lungo portando solo morte e distruzione! Potremmo chiamarlo tentativo di soppressione di un popolo? Tra l'altro perpetrato con efferatezza su bambini indifesi...ripeto da uno Stato che si ritiene democratico! Al contrario di chi si professa terrorista e compie azioni per nulla giustificabili e comprensibili da condannare senza si e senza ma! La differenza non è da poco ed è proprio di sostanza! Chi, come me ha visto le scene degli attacchi dei terroristi sui civili in quel mese di Ottobre è rimasto senza parole toccato con estrema sensibilità dalla loro morte e dal dolore per l'attesa di ciò che sarebbe aspettato agli ostaggi presi..Ciò non può per nulla giustificare l'eccessiva freddezza con cui successivamente si è paventata l'azione di soppressione del governo Israeliano..soprattutto senza ponderare e studiare un altro metodo che potesse per prima cosa salvare gli ostaggi! Un'azione prettamente muscolare che non poteva giovare neanche allo stesso governo israeliano!
Volendo restare in quell'equilibrio possiamo notare come in tanti analizzano con freddezza questi avvenimenti poiché, forti di quel ragionamento di concretezza pragmatica, dimenticando ogni parte emotiva e di sensibilità nei confronti di una popolazione, che solo se li toccasse da vicino... li farebbe ragionare in modo del tutto diverso e senza quell'eccessiva visione realistica scontata! Tanti commenti nei social sembrano appartenere a quelle critiche sportive dove si tifa per la propria squadra, mentre la problematica orientale tra Isralele, Gaza e Cisgiordania, è fortemente più complessa, malgrado l'interesse odierno dei paesi arabi che nei lunghi mesi di bombardamenti sembrano assersene completamente disinteressati.
Rispetto a certe analisi, intrise di un forte realismo, che portano addirittura ad idolatrare un presidente come Trump come un simbolo della pace, c'è solo da sbalordire, non potendo riderne in considerazione del triste stato dei fatti. Quello che oggi conta per costoro è il momento che mette in silenzio gli immondi attacchi ed i bombardamenti, cancellando tutto il resto e non tenendo in cosiderazione ciò che finora di terribile è successo! E se realistico e concreto, è questo loro pensiero, non sembra esserlo nei confronti di una Palestina lasciata totalmente fuori da una trattativa che la riguarda direttamente! Siamo sicuramente tutti contenti di un cessate il fuoco, ci sarebbe da essere idioti per non sostenerne l'importanza, ma adesso tutto resta come sospeso... poiché i nodi da sciogliere sono molti e dove tanti punti non sembrano per nulla sostenere un futuro di pace duratura. Perchè?? Perchè non si accenna alla Cisgiordania in termini reali con ciò che accade giornalmente, si teme una nuova forma di neocolonianismo, si teme una trattativa che esclude una Palestina e la sua visione di Paese libero, si temono reazioni da parte di frange terroristiche, etc ….Non è forse anche questa una visione pragmatica?
VCACOPARDO

4 ott 2025

Israele:" la condanna sul metodo"


Si parla adesso di tante guerre nel mondo in cui si muore, guerre sulle quali si presta pochissima attenzione rispetto a quella di Israele! Si vuole in tal modo sottolineare il perché di questa eccessiva focalizzazione su un conflitto indicato come un genocidio! Tuttavia alcune risposte esistono e sono davanti ai nostri occhi:-.Innanzitutto quella contro la Palestina non può essere considerata una guerra, ma una dura lotta contro il nemico terrorista, il ché non può per nulla tollerare questa efferata crudeltà dell'esercito israeliano contro una popolazione inerme. Secondo punto è il fatto che la stessa Israele è una nazione democratica ed il vedere simile violenza contro cittadini, tra cui tanti indifesi bambini, viola certi principi che appartengono ad una democrazia.!! Per finire sembra più che chiaro che nel caso specifico la miriade di atti criminali eseguiti dal governo israeliano sotto la guida di Netanyahu che hanno visto ad oggi circa 70mila civili uccisi, sono atti tendenti a distruggere un gruppo etnico razziale...quindi sono un marcato genocidio!
La focalizzazione del mondo civile, circa il metodo usato da Israele, sembra quindi giustificata proprio dalla differenza dei principi degli stessi antagonisti...Pur condannando, senza si e senza ma, l' azione criminale di chi si pone come miliziano terrorista e quindi non inquadrato in un contesto democratico, non si possono mai mettere a paragone i suoi barbari metodi terroristici con quelli di un popolo che si professa democratico.Nella fattispecie...tocca perciò constatare che Israele contro la popolazione palestinese ha usato un metodo ugualmente crudele e cruento! Lo Stato di Israele ha sempre avuto alte tecnologie e logistiche capaci di intervenire in modo ben diverso e senza coinvolgere la popolazione, ma l' intento è sembrato proprio quello di volersi appropriate con la forza del territorio!!
vcacopardo
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