1 mag 2012

Studio di un’idea innovativa per il lavoro dei pubblici dipendenti

IN UN PROSSIMO FUTURO........FORSE.


In un Paese in cui si chiede di diminuire la spesa pubblica…occorre spingersi verso idee rivoluzionarie. Ho sempre pensato che..le idee si riscontrano attraverso una appropriata ricerca che ne individui una precisa necessità ed affrontarla con l’uso della teoria.  Bisogna però saper teorizzare in modo innovativo poiché.. se le teorie sono la vera anticamere per un riscontro efficace con la pratica,  devono per logica esser seguite da uno studio di fattibilità...cioè non restare appese nell'incongruenza e nell'immaginario.


L’attuale ricerca in proposito, retoricamente indirizzata verso consuete tassazioni..la si lasci a chi, in via troppo pragmatica, segue solo i percorsi razionali di un bilancio dello Stato costruito sui numeri. Numeri….che di fatto..sembrano continuare ad impedire una maggiore immedesimazione sulle vere idee funzionali alla crescita e ad una effettiva diminuzione della spesa pubblica. La mia attenzione ricade più specificatamente sulle Amministrazioni Pubbliche, ma anche sui mega Ministeri che oggi rappresentano un costo notevole per l’apparato dello Stato per la loro elefantiaca struttura non esattamente efficiente rispetto all’esoso costo.


Un’ idea indirizzata verso la ricerca di una buona parte del lavoro dipendente che potrebbe essere svolto in casa


- Premesso che oggi il lavoro pubblico dovrebbe essere portato avanti per un contenuto qualitativo e non in relazione al tempo che ci si deve dedicare. - In considerazione..che un impegno può essere espresso ovunque..dovendo valutare un principale interesse dell'Amministrazione indirizzato verso i risultati funzionali al servizio da rendere. - Premesso anche.. che l'uso della tecnologia risulta oggi primario, poichè tutta la documentazione può essere trasmessa per posta elettronica, si dovrebbe valutare in profondità l'importanza di poter fare svolgere una gran parte dello specifico lavoro dei dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche o di particolari organi dello Stato.. nella propria casa..con l’uso di un computer offerto in prestito dallo stesso datore di lavoro. (Ci si riferisce, naturalmente, a quel lavoro tipico del “back office” che attualmente viene svolto nei tanti uffici pubblici che oggi vedono un nugolo di dipendenti spesso assorbiti in altri compiti). Sembra perciò chiaro che questo non potrebbe essere realizzabile per tutti coloro che lavorano in una posizione di “front office” la cui presenza in loco resta indispensabile. Inoltre bisogna individuare attentamente quei compiti strettamente connessi con una certa privacy che difficilmente potranno vedere un lavoro in un luogo esterno agli uffici preposti. 




Se è vero che molti dipendenti comunali…o degli enti locali in genere, sembrano occuparsi poco di cose inerenti il proprio lavoro…è anche vero che spesso restano in attesa di un impegno lavorativo indicato dal proprio Dirigente che tarda ad arrivare. L’attesa potrebbe anche dipendere da chi …come un Assessore, da cui gli stessi Dirigenti dipendono, resta impedito nell’attesa di una delibera pertinente un indirizzo dovuto a precise scelte di tipo politico. A volte si può vedere un notevole numero di impiegati occuparsi insieme di una pratica in un percorso burocratico che tende a portare diverse problematiche per la soluzione di un semplice atto: In questo campo il metodo è essenziale tanto quanto il merito.

Immaginiamo però di poter svolgere un compito lavorativo nella propria casa ed in contatto con l’ufficio del Dirigente attraverso un computer: Quanto risparmio per un’Amministrazione sugli arredamenti, sulle forniture di ufficio, sulla sicurezza, sull’energia, sul tempo..persino sui costi assicurativi dei dipendenti, con la possibilità di svuotare immobili di proprietà dell’Amministrazione per poterli vendere e far cassa.


Una vera novità potrebbe..quindi.. consistere nell’affidare un certo tipo di lavoro da poter svolgere su richiesta specifica del proprio Dirigente il quale, per ottenere un risultato meritevole, predispone con metodo e per tipologia il determinato incarico imponendo un preciso termine temporale. Dovrebbe essere la stessa Amministrazione ad affidare all’impiegato un computer che, con gli adeguati collegamenti, gli potrà permettere, restando nella sua abitazione, di rimanere in contatto con gli altri componenti dell’ufficio e col proprio Dirigente. Al di là dei contatti e lo scambio dei documenti tramite computer… sarà comunque necessario un’indicazione periodica per un incontro voluto dallo stesso Dirigente che potrà in ogni momento contattare e decidere sugli incontri di lavoro.


Il  Dirigente, vero ed unico coordinatore, sarà l’unico ad usufruire di un ufficio dal quale potrà organizzare il lavoro di “back office” facendo anche da tramite col “front office”



Immaginiamo...quante figure femminili potrebbero giovarne: svolgere il proprio lavoro restando a casa , potendo così, accudire i figli..senza alcuna richiesta di aspettativa.. e svolgendo nel contempo anche i propri lavori di casa. Immaginiamo.. anche.. quanta meno gente scenderà per strada  con le proprie automobili invadendo le città che oggi soffrono di traffico e mancanza di luoghi di sosta. Vi potrà essere un forte risparmio sui carburanti e meno pericolo per il dipendente.


Si potrebbe anche rimodulare il contratto di lavoro in favore di ambedue i contraenti, operando una ricerca in favore del merito e della capacità di risparmio ottenuta grazie al servizio portato dal lavoratore: chi opera meglio nel merito potrà ottenere maggiori premi…Se il sistema di metodo condotto dal Dirigente porterà buoni risultati, sarà premiata la stessa Amministrazione.


Non si può restare ancora immobili con questi vecchi modelli che vedono gigantesche strutture per uffici non sempre utili in rapporto al costo. Bisognerebbe intraprendere un vero studio di fattibilità per un simile progetto che potrebbe contrarre fortemente le spese pubbliche. Uno studio che necessita ovviamente di una attenta ricerca sul piano tecnico organizzativo. Il compito del sottoscritto può soltanto essere quello di individuare un percorso innovativo dal quale si potrebbero ricavare ulteriori spunti. Un’idea che potrebbe rivoluzionare il mondo del lavoro, ma anche certi aspetti socio culturali dell’intera società lavoratrice. 
vincenzo Cacopardo

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