L'attuale conflitto di Israele contro le milizie di Hamas non può configurarsi come una guerra, (come in tanti asseriscono). In realtà appare come una ignobile carneficina contro civili indifesi! Anche qualora vi fosse stato qualche civile (costretto o anche non costretto) a compiere gesti in favore di Hamas, ciò non potrebbe mai giustificare i disumani atti compiuti da Netanyahu. Parlare di guerra è pertanto forviante...Israele è una potenza militare con un potenziale tecnico notevole, servizi segreti e mezzi sofisticatissimi per scovare i terroristi. Dopo il crudele atto terroristico del 7 Ottobre, avrebbe dovuto innanzitutto trattare per gli ostaggi e poi intervenire con operazioni ponderate studiate ad arte attraverso le tecnologie militari appropriate. Ha invece scelto la strada della distruzione totale volontariamente usando i muscoli e radendo al suolo tutto. Una operazione che dovrebbe far pensare ad un gesto voluto proprio per sbarazzarsi di questo ingombrante popolo. Oggi infligge enormi sofferenze quasi con sadismo usando l'arma della fame e della sete.Non è una guerra, ma il sadico gesto di chi odia un popolo.L' America di Trump glielo ha sempre permesso!
In considerazione del fatto che quella contro la Palestina non può essere considerata una guerra, ma una lotta contro il terrorismo, anche se per principio non si può che essere contro ogni forma di terrorismo, sarebbe assurdo essere con l'una o l'altra parte, se non oggi dalla parte di un popolo che non ha più nulla e soffre! Bisognerebbe finirla col fare l'esegesi ...o l'analisi storica dell'appartenenza della terra e cominciare a considerare con senso civico e cristiano il diritto alla vita di tutti i popoli ! Di semitismo ed antisemitismo non se ne può più...suona ormai come una sorta di retorica che non fa che promuovere ulteriore terrorismo. Necessita solo il rispetto per ogni religione!
Chi oggi può dettare i sani principi di una convivenza se non i paesi più progrediti??
vcacopardo
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