2 ott 2012

politica ed antipolitica



Molti affermano che chi non condivide un progetto di rinnovamento rimane un cinico qualunquista predisposto ad agevolare una certa antipolitica. Si potrebbe loro rispondere che è davvero strano sentire parlare con tale oratoria di “antipolitica”…poichè di fatto..oggi.. non esiste una vera..utile e fattiva politica. 
Non esistendo questa..non può esservi alcuna antitesi!

Sono ormai tanti che pensano di praticare una buona politica.. restando invece imprigionati nelle maglie di un sistema ormai vecchio..Sono gli stessi che parlano in termini deprecabili del modo con il quale si muovono altri in dispregio di un naturale processo. Già da tempo ci accorgiamo di un più che chiaro inefficiente modo di procedere, ricco di anomalie e tanti atti illeciti, di quel degradamento morale che è ormai insito nel modo di esercitare la funzione politica! 
In considerazione di ciò e se non esiste di fatto una seria politica utile e fattiva… qualunque dialettica volesse contrastarla, non potrebbe mai essere definita “antipolitica”, ma…forse… desiderio di ricerca di qualcosa di più utile..di nuovo e più funzionale al servizio che si deve rendere ai cittadini.

Attualmente.. il Movimento di rottura più evidente che opera verso questa “antipolitica” sembra essere il Movimento 5stelle. Ma...se pur chiaro sembra essere il desiderio di voler rompere con un sistema politico vecchio, un pò meno chiaro appare il loro accreditamento nella società politica.. almeno fino a quando non saranno messi in grado di esercitare una governabilità. Tuttavia non v’è dubbio che questo Movimento rappresenta oggi una vera valvola di sfogo verso estremismi che potrebbero arrecare parecchio danno nel nostro Paese. 
Rappresenta l’argine..una diga di contenimento....paradossalmente....un vero baluardo a difesa dell’ultimo scampolo della democrazia. 

Bisogna, quindi, recepire l'importanza di determinate rotture fondamentali per la edificazione del nuovo: Non si tratta di procedere in senso “antipolitico”, ma di costruire una nuova logica politica sulle ceneri di un modo ormai vecchio di farla! 
Personalmente, pur essendo in sintonia su alcuni punti con questo Movimento, non riesco a condividerne in toto il percorso, poiché, spesso...non sembra apparire esattamente conforme allo scopo che si prefigge.. apparendo fin troppo convinto di avere in mano ogni soluzione: Se si vuole rompere col passato bisogna avere contezza piena di ciò che deve ricostruirsi nel futuro...e bisogna farlo con scrupolo e progettualità verso l'innovazione attraverso una sana discussione al proprio interno. Inoltre vi sono grandi dubbi sulla partecipazione democratica e su una futura classe dirigente proposta attraverso l'unico uso dei computers.

Oggi una vera rivoluzione politica culturale può avvenire solo se promossa al di dentro del sistema, una rottura col passato ed un cambiamento verso il futuro proposto attraverso una funzionale ricerca delle riforme ed anche un rinnovamento dell’attuale Carta Costituzionale. Ma non certo con quella imposta dalla riforma Boschi col governo Renzi!
Occorre lavorare con impegno ed equilibrio:Da un lato.. attraverso una operosa ricerca ed idee compatibili..e dall'altro.. con l'impegno di figure capaci e competenti...sapendo ben pesare e dividere ruoli e competenze.
vincenzo Cacopardo

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