Durante la messa celebrata nella
Cappella della Domus Santa Marta, di fronte ai vertici della Rai, il Santo
Padre afferma che "l'ipocrisia è il linguaggio della corruzione".
Il Pontefice
indica un percorso in cui, chiunque crede nel messaggio di Cristo, non dovrebbe
adoperare un lessico tendente all'ipocrisia, ma..da vero
cristiano, dovrebbe farsi ambasciatore dell’unica verità che gli appartiene e
cioè..quella del Vangelo. Il Papa vorrebbe che questo linguaggio, individuasse
un percorso di trasparenza simile a quello che appartiene alla purezza
dei bambini.
Papa
Francesco insiste nell’importanza di questo appunto e lo fa riferendosi a quando
Gesù parla ai suoi discepoli, dicendo: "il vostro parlare sia 'Sì o No". Egli sottolinea
come, al contrario, il parlare ipocritamente.. non può rappresentare un
linguaggio di verità. Riferendosi ai
fautori del “politicamente corretto”, aggiunge…"essi ricercano solo una
verità schiava dei propri interessi". Essi sono e saranno sempre vittime dell'idolatria narcisista... un comportamento che li porterà sempre a
tradire e ad abusare della fiducia altrui, per l’unico scopo del “potere”.
Ciò che sembra un "linguaggio persuasivo", ci dice Papa Francesco, porta al contrario " alla menzogna" e per dare più forza al suo messaggio, il Pontefice prende spunto da un episodio evangelico su una subdola richiesta dei farisei a Cristo.
Io credo che il messaggio di Papa
Bergoglio casca puntualissimo in riferimento ad una certa comunicazione della
politica, quando questa, tendente spesso a trasmettere notizie "con parole
morbide, belle, e fin troppo addolcite" cerca di mostrarsi benevola e
disponibile ", ma il tutto risulta falso perchè, come ci spiega il Papa,
molta di questa comunicazione non esprime mai la verità" ma viene usata soltanto
per se stessi e per ingannare chi viene successivamente coinvolto nella
menzogna.
Una falsa comunicazione trasmessa
attraverso il linguaggio ipocrita della corruzione che il Papa condanna senza alcuna
esitazione .
Vincenzo Cacopardo
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