Come per l’edificazione di
un palazzo…credo che anche in politica si debbano posizionare i mattoni uno ad
uno. Se le fondamenta rappresentano l’importantissima base d’appoggio per tutto
l’edificio..la messa in opera dei mattoni servirà alla realizzazione della
struttura ed a rendere più compatta l’opera. Ma il posizionamento di questi
deve essere compiuto con altrettanto metodo…partendo cioè dal basso e salendo
secondo i canoni e la logica di una buona edificazione.
Come non potrebbe essere
altrimenti per la edificazione di una politica sempre più irrobustita dal
posizionamento di questi simbolici mattoni che.. rappresenterebbero in sé.. le indispensabili
fasi del processo di costruzione?
Oggi..la politica, con l’abbattimento
totale del finanziamento pubblico dei Partiti, commette uno degli errori più macroscopici in un processo di rinnovamento. Un errore destinato a non aiutare il necessario
miglioramento. Un colossale sbaglio che si rifletterà nell’immediato
futuro permettendo ad ogni organizzazione lobbystica e poco chiara di poter
mettere le mani su un potere che la politica esprime: Se si discute, oggi, su
una possibile trattative Stato-Mafia.. col grosso dubbio che tale attività
mafiosa possa aver inciso e condizionato uno Stato in un negoziato in proprio
favore…non dobbiamo credere che.. le stesse potenti organizzazioni criminali..
non possano essere in grado di condizionare il voto di un qualsiasi Partito.. assecondando
occulti finanziamenti?
Sono proprio i finanziamenti privati a rivelarsi il cancro di una vera politica
democratica!
E’ vero che il Paese, nel lontano
passato, votò per la abolizione del finanziamento pubblico, ma non è detto che
oggi voterebbe ancora in tal senso. Tutti dovremmo sapere che un referendum
abrogativo circoscritto in un semplice si o no, non potrà mai essere risolutivo
in una materia così delicata dove, solo attraverso il dialogo, si possono
riscontrare formule di mediazione per una più giusta regolamentazione della
normativa. Questi sono sempre stati i
grandi limiti dei referendum che, pur offrendo ai cittadini l’importante
espressione di un’opinione sulle particolari questioni, non potranno mai essere
funzionali come una qualunque normativa articolata discussa e definita in un
Parlamento.
Il progetto di legge
suggerito oggi dal Governo suggerisce una regolamentazione della contribuzione
volontaria ai Partiti che si avvierà nel 2014 e che andrà definitivamente a
regime nel 2017. Più saggiamente, fino a tale momento, i Partiti continueranno
a ricevere i rimborsi dallo Stato decurtati del 40% per il 2014, del 50% per il
2015, del 60% per il 2016. Solo al quarto anno ogni finanziamento pubblico
cesserà.
Il
macroscopico errore che si commetterà, sembra anche essere
spinto da una necessaria esigenza da parte di una debolissima politica di
inviare un simbolico messaggio ai cittadini, i quali, in parte ignoranti (
in quanto ignorano) vi vedono essenzialmente… un gesto di reintegrazione della
politica rispetto ad un passato disastroso in cui, una grande componente di
essi, ha lucrato. Ma se per correggere un errore.. perseveriamo commettendone
un altro….
Tornando dunque all’edificio,
questo simbolico mattone, verrà collocato sulle pareti dell’edificio della
politica come fosse un fondamentale elemento di sostegno. Un elemento che si
rivelerà assai fragile nel futuro e che potrà far crollare la sua parete
rendendo la struttura dell’intero edificio meno compatta ed ancora più debole.
Strano modo di costruire
un edificio politico corretto e funzionale!....
vincenzo cacopardo
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