20 ago 2015

Bergoglio e Galantino: due richiami forti che confluiscono in un rispetto dei valori sociali

di vincenzo cacopardo
L'errore  che penso si commetta spesso... è quello di credere che ogni argomento trattato dal Pontefice riguardo la società ed i suoi valori, possa essere preso come una posizione politica. Non ci si cura del fatto che l'esegesi cristiana fa parte integrante della vita dell'uomo nella nostra società: Cosa dovrebbe dunque fare un Pontefice nella sua opera di evangelizzazione ...se non attivarsi nel stigmatizzare i mali che in essa convivono?   

Il santo Padre definisce il lavoro come sacro” ..espressione di dignità della persona umana. Per lui creare una perdita di posti di lavoro significa causare un grave danno sociale.

Il tema dell'occupazione come tema sociale sta molto a cuore a Papa Francesco che lo contrappone all' incubo del profitto economico e quella particolare tecnologia che sta mettendo in forte rischio lo scandire della via umana. Bergoglio..nella qualità di pastore di una Chiesa che avanza nel messaggio cristiano, rimane addolorato dal constatare l'enorme massa sociale priva di lavoro e di una propria dignità dispersa proprio per la mancanza di questo.

Molti oggi vengono privati di una possibilità di dimostrare le proprie capacità perchè il ritmo di questa società lo impedisce danneggiandone lo spirito. Il Papa definisce ciò come una grave responsabilità umana e sociale che convive nell'attività dei pochi che si arricchiscono attraverso le regole di un mercato quasi divinizzato. A tal proposito Bergoglio si esprime con forza sui rischi che tale logica del profitto può portare incidendo come per imprigionare l'essere umano e rendendolo un ostaggio.
Queste... le sue chiare parole in proposito: Quando il lavoro è solo in suo “ostaggio” e si distacca quindi “dall’alleanza di Dio”, allora “l’avvilimento dell’anima contamina tutto, la vita civile si corrompe e le conseguenza colpiscono soprattutto i più poveri”.“La moderna organizzazione del lavoro mostra talvolta la tendenza a considerare la famiglia un ingombro, un peso per la produttività del lavoro”.

Altre e più crude le parole riportate sul Sole 24 Ore dal segretario generale della Cei,. Monsignor Nunzio Galantino nella sua Lectio degasperiana: “La politica non e' forse quella che siamo stati abituati a vedere oggi, vale a dire un puzzle di ambizioni personali all'interno di un piccolo harem di cooptati e di furbi. La politica é ben altro, ma per comprenderlo é inutile prodursi in interminabili analisi sociologiche o in lamentazioni, quando é possibile guardare a esempi come quello degasperiano».
«I veri politici - continua il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, prendendo ad esempio la politica di De Gasperi - segnano la storia ed è con la storia che vanno giudicati, perché solo da quella prospettiva che non é mai comoda, si possono percepire grandezze e miserie dell'umanità».
«Un popolo non è soltanto un gregge, da guidare e da tosare: il popolo è il soggetto più nobile della democrazia e va servito con intelligenza e impegno, perché ha bisogno di riconoscersi in una guida. Da solo sbanda e i populismi sono un crimine di lesa maestà di pochi capi spregiudicati nei confronti di un popolo che freme e che chiede di essere portato a comprendere meglio la complessità dei passaggi della storia».

Queste parole per quanto assai contestate da una buona parte dei politici, segnano una strada comune con il comunicato di Papa Bergoglio. E' inutile prendersela con chi esordisce in tal modo ..quando è sotto gli occhi di chiunque lo stato delle cose..La politica che si sente offesa dal peso di queste esternazioni..dovrebbe comprendere come il suo ritmo scandisce e definisce in modo pedissequo una tendenza sociale ed umana offendendo spesso principi e valori che non possono non essere questioni legate ad un messaggio umano e cristiano.

Ma attenzione...quello di Bergoglio, non potrà mai essere definito un messaggio politico..Egli non specifica..nè avrebbe il potere di definire regole che la politica dovrebbe, invero, apprestare: La sua rimane una interpretazione come Pastore di una Chiesa che si muove nel.. e per.. il rispetto del sociale..attraverso valori cristiani che dovrebbero far riflettere. A differenza..quello del Nunzio Galantino, accennando e prendendo esempio da una precisa politica Degasperiana... rimane un messaggio più critico e dirompente, se pur nel rispetto dei valori di una politica più integra e umana.

Due messaggi diversi che confluiscono in un unico fine rappresentato dalla forza dei valori che in una società non possono mai essere mortificati da una politica sociale irrispettosa e poco attenta all'equità comune.









Nessun commento:

Posta un commento