25 mar 2013

Perchè necessita il cambiamento 4°



                                             (Tratto da “studio e analisi” argomento : la democrazia)

Nel passato concetto Aristotelico, la nostra forma odierna di governo, più che ad una compiuta democrazia, potrebbe accostarsi a quella di un’oligarchia (governo di un'elitè ) sebbene essa resti mascherata da false sembianze democratiche che, seppur ingegnose, non rendono di certo utilità al funzionamento del sistema.
Il significato della parola “democrazia” dovrebbe includere in sè un logico percorso di costruzione …tuttavia la vera difficoltà odierna sembra essere la giusta metodologia per far sì che tale processo possa essere costruito col presupposto di sortire un  utile successo. 
Quando si guarda al nostro sistema di democrazia, sarebbe opportuno fissare l’attenzione sul momento di passaggio che questo sistema muove in direzione di una governabilità indiretta che, per ovvie ragioni, non potrebbe essere diretta dal popolo. Un passaggio che, in teoria, dovrebbe vedere nelle elezioni, il vero funzionamento di costruzione di un impianto in favore dei cittadini e che, al contrario, finisce col non tener conto del loro pensiero. 
Un altro essenziale problema, spesso sottovaluto, è proprio il ruolo che assumono alcuni personaggi inseriti nel meccanismo di costruzione delle regole che, di per sé, dovrebbe proporsi come un sistema alla base del concetto di “governo del popolo”
Occorre forse percepire che, in un percorso di vera democrazia, non si possono ammettere precise personalità che dettano un programma (seppur assai generico) e che, nel contempo,  assumano il particolare ruolo di esecutori. Questo pensiero vorrebbe specificare l’importanza che, in una vera concezione di democrazia, dovrebbe esservi nella costruzione positiva di quel “governo del popolo” che non potrà mai sposare un contrastante sistema formato da particolari “elites” che dettano le regole del gioco e nel contempo le eseguano.
Il concetto di premier ideatore ed esecutore del programma non potrebbe mai conciliarsi con la elaborazione di una vera democrazia che si vorrebbe a sovranità popolare.
Dovrebbero, in realtà essere i cittadini a dover guidare il programma dettandolo verso l’alto, assumendo così un vero ruolo di governabilità suggerito dal pensiero dei tanti…seppur assimilato e proposto dai Partiti. 
Sembrerebbe più logico e meno compromettente poter orientare il programma attraverso una guida dei cittadini che scambiandosi con i Partiti ed i candidati proposti, possano fornire le idee necessarie per rendere più coerenza ad una governabilità popolare:-Un percorso di governabilità democratica che dovrebbe seguire nel merito le indicazioni del programma voluto dai cittadini e che tenderà a ridiscendere verso la base popolare con più metodo e  meno compromessi. 
Salvare la nostra democrazia significa fornirgli un supporto valido sul quale sostenersi con forza.
Ad ogni "programma" deve attribuirsi un carattere chiaro ed un fine specifico, ma  l’assunzione congiunta di ambedue le funzioni (legislativa ed esecutiva) da chi assume un ruolo politico, fa sì che possano facilmente distorcersi le primarie caratteristiche progettuali. 
In quest’ottica i Partiti non dovrebbero approcciarsi ad alcuna funzione amministrativa di governo, ma solo immedesimarsi nella ricerca dei progetti scambiandosi con i cittadini. Potranno, così, contribuire a consolidare la base di una vera democrazia. 
vincenzo Cacopardo

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