26 mar 2013

Un nuovo commento di Domenico Cacopardo



 NEBBIA PADANA di Domenico Cacopardo


Le mosse di Bersani delineano un itinerario ripetitivo di vecchi riti. La consultazione delle parti sociali, di recente immolata all’idea vincente di una democrazia competitiva, dimostra come niente di nuovo agiti la mente dello stagionato burocrate emiliano, capace di officiare il rito, non di innovarlo.
Ma non bisogna lasciarsi fuorviare dalle prime impressioni. Dietro lo sciocchezzaio elettorale, le infelici battute, c’è un uomo di ferro, forgiato in anni di governo regionale, conoscitore dei meccanismi istituzionali, fisiologici e non, con una sola idea-guida: il potere chi lo ha, lo esercita. Perciò, la tenacia nel pretendere l’incarico ha la sua ragione: prendere in mano il mazzo di carte. Ora che lo ha, ne farà un uso spietato. Ci saranno varie crisi di coscienza nelle case berlusconiane e in quella grillina.
Aspettare per vedere. Sapendo però che il prezzo della partita sarà pagato dall’Italia: Cipro non è tanto lontana da non farci capire cosa aspettarci.


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