Sarebbe abbastanza naturale
oggi chiedersi quali vere e funzionali riforme potrà mai mettere in atto una
politica che sostiene un governo ponendo insieme due forze politiche
contraddistinte da una visione di opposti ideali. Secondo molti, il
percorso delle riforme costituzionali che si sta seguendo oggi, è un cammino
irto di ostacoli. La nomina dei 35 saggi servirà per formulare il disegno di
legge di modifica dell’assetto istituzionale del Paese.
Il governo Letta sembra dunque incamminarsi verso il
difficoltoso sentiero della modernizzazione della macchina dello Stato. Nel rifiutare il presidenzialismo i Partiti sembrano
essersi divisi, ma qualcuno afferma che in realtà sono più uniti che mai.
Sembra chiaro che.. in proposito al presidenzialismo..
vi siano resistenze da ambo i lati e ciò potrebbe essere supportato da una
ragione culturale che, contrariamente, spingerebbe il nostro Paese e la nostra
società verso una netta metamorfosi del pensiero politico:-Tutto ciò che
appartiene all’organizzazione delle Istituzioni subirebbe un vero
stravolgimento, poiché la nostra politica è sempre stata legata ad un
meccanismo moderato che porta ad una logica di dibattimento e di dialogo contrattuale.
Nasce perciò ancora fissa una domanda: potremo ancora
trovare un utile scopo da una politica dell’alternanza? In tutti questi anni
abbiamo toccato di mano le conseguenze catastrofiche di un bipolarismo che ha
preteso di convivere con alcune norme costituzionali non perfettamente in linea
con la filosofia politica che si vorrebbe bipolare.
vincenzo Cacopardo
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