30 ott 2013

I guasti della "maionese" e le simulazioni di una democrazia costretta


Mentre giornalisti come Polito ci aggiornano sullo stato della politica del nostro Paese descrivendola come una “maionese impazzita”, tutto sembra  procedere come nulla fosse: La decadenza Berlusconi pare allungarsi nella paura di una possibile caduta del governo; il PD alle prese con un congresso che dovrebbe portare il mitico Renzi al comando del partito; c’è poi qualcuno che chiede l’ impeachment del nostro Presidente della Repubblica che sembra condannato a portare avanti un ruolo che non gli spetta ma al quale, in verità, è stato costretto; un PDL che sembra frantumarsi di fronte ad una possibile mancanza dell’unico leader che lo comanda; un bipolarismo non più in grado di sostenere i principi fondamentali su cui dovrebbe basarsi una vera funzione politica…  
Se dovessimo fare un quadro del percorso politico nel breve futuro potremmo individuare il continuo perseverare di una logica bipolare che pare costringere la nostra politica all’infinito.
Immaginiamo che Renzi possa assurgere alla nomina di segretario del Pd ed, in tal modo, guidare la nuova politica del futuro. 
A prescindere dagli enormi dubbi che vi possano essere nei confronti di chi, pur apparendo la giovane speranza.. promotore di uno svecchiamento in seno al suo Partito,  la sua sembra essere la strada di voler procedere verso un nuovo bipolarismo sostenuto da un maggioritario col doppio turno. Tutto ciò al fine di identificare due forze politiche in grado di determinare una maggioranza ed una minoranza. Ma il problema è quello di poter capire se oggi, con una terza forza politica in grado di polarizzare tra il 20 ed il 25dei voti%(M5stelle), questo potrà risolversi a beneficio di un sistema bipolare efficace e sicuro!
Poniamo il caso che le due coalizioni Destra-Sinistra impongano, per assurdo, ai votanti del M5stelle la scelta di una spaccatura..e finire persino...col costringerli a non partecipare al voto..quale risultato positivo avremo riscontrato in un sistema simile che rappresenta una vera camicia di forza per il riscontro di una governabilità che si pretende obbligata?
Quello che giovani attori della politica come Renzi non percepiscono è l’impossibilità di edificare una governabilità costringendo le preferenze in una logica vincolata, o meglio, volendo simulare un sistema democratico che di fatto non potrà mai esserlo.
Se continuiamo a bloccarci in queste logiche.. non osservando con lungimiranza un sistema più utile e di vera funzionalità democratica supportato dal favore e dal contatto con i cittadini, riusciremo invano a venirne fuori ed, in pieno declino, resteremo attaccati ad una visione della politica costretta da effimere figure di leaders… Simulata o no..l’unica alternativa sarà di sicuro un pericoloso regime assoluto!
Seguendo la metafora di Polito: una maionese impazzita è solo da gettare…se è guasta, può far male creando ulteriori problemi!

Vincenzo Cacopardo

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