6 ott 2013

Una ulteriore tragedia annunciata

UNA PERSISTENTE MANCANZA DI PREVENZIONE

Seppur con grande dolore.. si deve ancora una volta constatare come nel nostro Paese se non accade la grossa tragedia nulla si smuove!..Doveva accadere ed è accaduto.. il dramma che ha generato oltre cento morti e trecento scomparsi  nel mare della bella isola di Lampedusa.
Un’isola predisposta al miglior turismo, ma che sarà tristemente ricordata per questi episodi che ormai la collegano al penoso fenomeno della immigrazione clandestina.
Il numero dei morti sarà verosimilmente destinato a salire in modo esponenziale vista la mole dei dispersi e.. malgrado si sia messa in moto la macchina dello Stato, il problema di fondo rimane ed è quello di una ristretta visione del fenomeno migratorio.
Nel mio studio su “ Lo Stato, gli effetti sociali della modernizzazione e la sicurezza”, avevo già indicato le forti problematiche inerenti l’unificazione che, col suo processo.. non prematuro rispetto ai tempi, ma sicuramente anticipato nelle procedure, aveva sottovalutato la sicurezza di alcune popolazioni. Enormi problematiche che oggi investono il futuro dei nostri ragazzi e sono il sicuro esempio di quanto determinante sia il ruolo preventivo di una politica per la collettività e di quanto indispensabile sia la tutela di un interesse pubblico che solo le istituzioni possono salvaguardare:

“Gli argomenti politici internazionali di grande attualità nel prossimo futuro saranno quelli legati all’ambiente ed al sovrabbondante numero di immigrati extracomunitari che tenderanno ad invadere con maggior forza i territori dei Paesi economicamente avanzati. Ovviamente i due problemi sono fortemente collegati tra di loro ed al tema di una sicurezza. Tutti sappiamo ormai che il nostro pianeta, oltre a subire un mutamento atmosferico condizionato dal progresso delle civiltà più evolute, deve affrontare questo forzato processo di coabitazione. 
Sono problemi ormai conosciuti dei quali si discute abbondantemente e che coinvolgono da vicino il nostro Paese, ma anche in questo caso, ogni soluzione rimarrà ancorata a scelte di natura politica. Non valutati con attenzione nel passato ed adesso moltiplicati e sempre più difficili da risolvere, questi problemi, oggi quasi insormontabili, vedranno un mondo politico doversi esprimere in termini sempre più severi. Può, come già avvenuto, una singola comunità più dell’altra impegnarsi ad accogliere una moltitudine di immigrati per lo più clandestini, senza avere le capacità recettive ed una adeguata assistenza igienica sanitaria? Può, questo evento, coinvolgere una singola parte del nostro territorio e non impegnare globalmente la nostra politica internazionale? Lo può.. sottovalutando i tanti focolai delle continuelotte armate e rappresaglie sorte in questi ultimi tempi nei paesi dell’Africa ed orientali?
Anche in questo caso, al nostro Paese è venuta a mancare un’azione preventiva che avrebbe dovuto tenere in considerazione questo fenomeno in espansione, ponendovi rimedi  attraverso atti prodromici mirati, sia in direzione di una politica di sicurezza territoriale, coinvolgendo in pieno l’Europa, che in direzione di un’utile politica di assistenza sanitaria”.

Ciò che oggi è avvenuto non può più lasciare basiti..in quanto si è sempre sottovalutato tale fenomeno e non si è combattuto in modo preventivo attraverso procedure più consone che avrebbero dovuto coinvolgere a fondo tutti i paesi della comunità europea.
vincenzo cacopardo


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