Il nuovo anno delle riforme… saranno giuste?
Il 2014 sarà l’anno in cui
dovremmo avere le prove evidenti dell’atteso cambiamento della politica e di
una più utile attività governativa nel nostro Paese. Malgrado ciò, per tutti coloro
che mi hanno seguito con attenzione in questi ultimi mesi nel blog, restano profonde le mie
perplessità legate alla difficoltà di individuare quello che potrebbe essere un
vero percorso innovativo dettato da una "forma mentis" del tutto nuova che possa
mirare a riforme più utili e non ricercate in favore di una qualunque stabilità.
Si vedranno in atto le strategie
del governo Letta e si coglieranno le iniziative politiche del giovane Renzi in seno
al suo Partito: Capiremo meglio se il personaggio di questo nuovo anno sarà più
predisposto a dare forza politica all’attività governativa attraverso
risolutive proposte di riforme utili o assai più proiettato verso un suo personale successo
come premier.
Se la mia sensazione è quella di
non credere tanto a questo tipo di cambiamento suggerito da vecchi schemi e da
modelli da dover modificare in anticipo, come già avrete intuito dai miei post,
lo è ancora più forte.. il non confidare in quel cambiamento del sindaco di Firenze, in quanto ricercato e gestito attraverso sistemi che tendono ad imprigionare
dall’alto il dialogo fondamentale che deve partire dalla base degli stessi Partiti.
Nonostante ciò dovremo dare
fiducia alla freschezza giovanile di queste figure.. ed il 2014 sarà
protagonista di un cambiamento generazionale che non è detto riesca ad indicare una vera ed utile metamorfosi di cui il Paese necessita. Lo stesso dicasi dell’attuale
premier Letta che, pur dimostrandosi figurativamente più statista, sembra
seguire i percorsi di una politica retta da equilibri sempre appartenuti al
passato, districandosi, se pur abilmente, in una forma che non può oggi
rappresentare l'immagine di alcun cambiamento.
In questo quadro, la figura del
nostro capo dello Stato, malgrado la venerabile età, sembra assumere le connotazioni
di un Presidente quanto mai opportuno che…dimostrandosi saggio ed in favore di
un equilibrio oggi utile al Paese, si
propone in un’azione spronante in direzione delle indispensabili riforme. Qualunque
forza politica volesse oggi denigrarlo e criticarlo per i suoi, quanto mai
lontani, abusi od illeciti di potere, non potrà mai sostenere tali accuse, poiché
Napolitano è stato il primo Presidente della storia della nostra Nazione.. riconfermato
volutamente dalla volontà di una politica ridotta al collasso dagli inciuci e
dai compromessi insiti in un'incapace classe dirigente dei Partiti.
Credere nelle riforme?..ognuno di
noi può sperare come meglio crede! Ma se dette riforme non prevedono una
trasformazione attraverso un’azione guidata dal basso per la urgente disciplina
e regolamentazione dei Partiti..sarà arduo e difficile ogni vero cambiamento!
Cambiare è metodo.. non solo affermazione
delle idee! La natura vincente di un
cambiamento non risiede solo in un ricambio generazionale. Napolitano pur nella
sua anacronistica figura, rappresenta..in qualche modo..e più di altri.. l’importanza
fondamentale di un equilibrio e della saggezza.
vincenzo cacopardo
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