QUEL COMPROMESSO TRA I POTERI
di vincenzo cacopardo
Intendiamoci: se Renzi in complicità con Berlusconi attuerà
la legge elettorale secondo la sua proposta, si chiuderanno definitivamente le
porte alla democrazia di questo Paese..ogni speranza di far crescere la Nazione
in una Repubblica democratica sarà pura fantasia. Il percorso che privilegia il
desiderio di una governabilità frustra una vera politica che si vorrebbe
democratica, premiando in modo sfacciato ed impudente la politica dei pochi..finendo
con esaltarne le figure.
D’altronde questo male storico della figura dominante,
il nostro Paese, se lo porta appresso da lungo tempo!.. Quasi un vizio che
pervade lo spirito degli italiani sempre pronti a correre dietro il mito di
qualcuno per poi.. dopo.. dileggiarlo e buttarlo giù con insulti ed improperi.
Se analizziamo con attenzione ed equilibrio ..potremmo anche
accorgerci della perseverante mentalità assai ridotta che non permette di guardare oltre in direzione di quella che dovrebbe
rappresentare una nuova visione del sistema in favore delle
istituzioni..ovvero.. quello di una vera ed utile
politica di funzionamento.
Sembra impensabile che tanti politici non si
accorgano oggi della complicata convivenza tra un percorso di libera dialettica
politica…e l’ostinato incedere della
formazione di una governabilità… Non si può credere che ancora si giochi su due esigenze che non riescono più a convivere in una sorta di principio aggregato. Credo che la separazione dei due poteri sia nell’aria e sia
dettata proprio dal tempo..ma anche da fenomeni esterni che non lasciano più
spazio alle vecchie ideologie. Il problema di maggior evidenza che oggi si pone
come ostacolo al percorso della politica è sicuramente quello di sottovalutare
le due esigenze diverse (governativa-parlamentare) …due necessità che.. per scopo
e fine.. non possono più camminare legate insieme.
La separazione dei ruoli…cui ho dedicato lungo tempo della
mia ricerca..potrebbe aprire orizzonti ad una nuova politica: il percorso non è
facile da definire in tutti i suoi punti..ma sembra chiaro che la politica
nella sua creazione debba restare libera ed induttiva, come al contrario nel
momento della sua realizzazione debba ritenersi obbligata da scelte deduttive sicure.
Ma se è giusto pensare che da una lato..una certa politica..
debba restare libera con il suo contenuto di ricerca per elaborare di continuo
le nuove idee, da un altro lato…si pretende la definizione di una governabilità per
dare corpo a risultati duraturi di stabilità. In questa logica è chiaro che l’attività
induttiva e di ricerca risulti propedeutica rispetto ad ogni attività governativa….eppure continuiamo a rincorrere
sistemi e principi tendenti ad ingabbiare la voce della libera politica per
dare sfogo ad una governabilità inventata e non fortemente edificata..Al
contrario..poi.. qualcuno pretende di lasciare fin troppo libera la voce dei
Partiti costringendo ed indebolendo ogni attività governativa.
Se da un lato..in
molti non arrivano a comprendere queste anomalie.. tanti attivisti della politica odierna sembrano
trarne comodo potendo all’uopo costruire compromessi che danneggiano l’iter di
un sistema politico che si vorrebbe corretto.
Fatta questa premessa... con la scesa in campo delle attuali figure
politiche che paiono guardare ad una politica costruita sulle logiche ancora
vecchie e che sembrano dettare le regole per le future riforme, sarà difficile immaginare un
vero cambiamento. Se Berlusconi nel passato ha lavorato in continuo conflitto d’interessi,
sminuendo ogni attenzione sull’importanza dei conflitti … Renzi, oggi, non sembra capace di individuare la grande anomalia costruita sui poteri che accompagna la politica del
nostro Paese. La sua politica del fare..pare occludergli ogni ulteriore campo
visivo.
Molte delle attuali figure politiche si dilettano nel mettere in
evidenza il loro decisionismo ed a costruirsi un’immagine di primo piano che.. non a caso.. continua a distogliere dal più realistico equivoco del grande compromesso tra i
poteri.
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