23 apr 2014

ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA PERSONALITA’ POLITICA ED IL LAVORO DEL PREMIER RENZI

       

1)    La corsa contro il tempo di Matteo Renzi è primaria.. la sua frase  “piaccia o non piaccia, andiamo fino in fondo” incanta. Il suo Partito appare ammutolito…succube della sua forte determinazione e senza alcuna critica che possa contrapporsi per mettere in evidenza i possibili risvolti di una modo assai “tranchant” per la determinazione delle nuove regole.

2)     Oggi..il suo scambio di vedute si riduce al “prendere o lasciare”come se si fosse in un tavolo da gioco..e persino all’interno del suo Partito nessuno osa mettersi in contrasto. Il suo continuare a ripetere “ci metto la faccia” può essere inteso come un ripetitivo slogan, ma viene interpretato dai suoi colleghi di Partito come un minaccioso aut aut…Un Partito ormai ammutolito…altro che democratico!

3)  Il modo un po’ sfacciato di affrontare le riforme di Renzi piace al popolo che non desidera approfondire alcuna tematica di rispetto verso le logiche di una democrazia ormai ampiamente superate nel metodo e persino nel merito: Poco importa purchè una figura decisionista riesca a mettere ordine nella politica sporca ed incapace di questi anni! Questa oggi la frase più comune:Il Paese è a terràalmeno vi è una persona determinata che vuole tagliare gli sperperi e gli alti costi della politica!

4)   La semplificazione, con la quale Renzi si appresta a voler riformare.. non è detto possa essere convincente solo per il fatto che si potrebbero abbattere costi e diminuire le spese, poiché un disegno più solido.. ricercato e proposto con maggiore approfondimento, potrebbe egualmente diminuirne i costi..non omettendo di rendere l'azione più sicura e funzionale.  Se oggi in tanti guardano al nuovo Premier come colui che si compenetra nella ricerca delle soluzioni, restando solo incerti sul metodo col quale si muove, in meno si pronunciano sul merito delle sue scelte.

5)   Alcune riforme istituzionali sembrano davvero insignificanti se poste in termini di miglioramento delle funzioni. Non sono utili a migliorare, ma solo a dare l’apparenza di un ridimensionamento delle spese, un risparmio che.. come pare ormai provato.. risulta addirittura esiguo.  Ma è ancora più stupefacente e desta maggiore inquietudine, il fatto di non riuscire a vedere un vero percorso costituzionale futuro di tutto questo suo progetto.

6)    Credo che un vero statista oggi dovrebbe aver l’intuito di percepire l’importanza primaria di una crescita e di quanto possa esser importante accompagnare lo sviluppo del Paese attraverso scelte qualitative. La principale meta di Renzi sembrano essere quegli ottanta euro per i lavoratori sotto i venticinquemila euro: Una idea modesta e sicuramente non geniale..nè confacente alla necessità che oggi ha la nostra Nazione per un bisogno di vera crescita.

7)  Senza crescita vi è maggiore disoccupazione… e l’aumento dell’occupazione potrà portare conseguenze ben peggiori! Qualcuno plaude al piano di Renzi e qualche altro  preferisce attendere gli esiti delle sue proposte alla manovra. Malgrado ciò..i provvedimenti del giovane Premier sembrano non garantire ancora una vera crescita.


8)    Le sue piccole trasformazioni, però.. lo accrediteranno nel paese..un paese che, come tutti ormai sappiamo, tende ad esaltare o a buttare giù ogni figura. La capacità di vendere di Renzi sarà pari  alla sua permanenza nel teatro di quella politica del "fare"..(anche far poco)..ma se anche quel poco sarà fatto, per molti cittadini, dopo i lunghi anni di una politica in declino, sarà sempre un ottimo risultato.  Nel suo muoversi con decisione Renzi troverà una miriade di ostacoli, molti delatori ed altrettanti invidiosi che gli metteranno il bastone tra le ruote…pagherà..quindi… una certa disinvolta determinazione e si accorgerà anche delle tante difficoltà poste da una particolare incrostazione burocratica che impedirà certe sue avventate ambizioni di cambiamento.

vincenzo cacopardo

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