Genni a' carogna che decide le
partite di calcio in uno Stadio…di uno Stato in perenne assenza di azioni preventive…Il
Cavaliere che propone nuovi spettacoli ai servizi sociali,…Renzi che corre qua
e là con i suoi cappottini ristretti proponendo riforme rigide ed assolute col solito
sorriso un pò beffardo ed un pò sornione …….Grillo che urla contro l’Europa…Salvini e la sua Lega che
insorgono contro l’euro…il sindaco Fassino che alza il dito medio contro i
cittadini…truffe e taglieggiamenti sugli appalti all'ordine del giorno.... ineffabili figure politiche che sotto sotto lavorano per riforme
di proprio comodo..un fisco che si accanisce senza sosta su chi non ha più un
lavoro ed un reddito…Bersani che un pò gufa ed un pò no .. continue inchieste della magistratura su figure
politiche ambigue e poco corrette, ma sempre disposte a compromessi…… Il ridicolo si unisce al tragico, lo
stravagante al drammatico… in un percorso che sembra non avere mai fine. Ci
sono tutti gli ingredienti per la solita commedia all’italiana alla Totò e
Peppino, ma con epiloghi spesso inquietanti e funesti.
L’Italia si rende sempre più
ridicola e si predispone quasi volontariamente a questi scenari da commedia tragicomica: scene ormai congenite nello spirito di chi non percepisce l’importanza di una
politica utile… di chi continua a non rispettare i
propri cittadini… di chi sembra aver perso il dono dell’equilibrio e del
rispetto, di chi continua a lavorare senza un metodo di ricerca funzionale in favore della società.
Doni essenziali per la politica
odierna che non può più attendere, né pretendere di perseverare dando spazio a
figure improvvisate per immagine o per ostentata comunicazione. Mai come oggi serve l’equilibrio..mai
come oggi il nostro Paese deve rendersi più serio attraverso i valori del
rispetto e della collaborazione reciproca. Mai come oggi gli stessi cittadini devono riflettere se dare un voto o no ed a chi.. Quando si perde l’equilibrio..si perde ogni
considerazione verso gli altri, si perde il senso del sociale e verso noi stessi, si perde la fiducia e con essa ogni speranza: il nostro Paese ne è un
chiaro esempio!
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