11 giu 2014

ORDINE MONDIALE E MOBILITAZIONE GLOBALIZZATA



Ormai sappiamo che l'entrata in Europa e soprattutto nella moneta unica...non ha seguito il percorso che si doveva. Il processo di unificazione dell’Europa, ha finito col fare uso solo di principi regolati da una economia globale. Questi principi, basati su valori imposti da un mercato sempre più competitivo, sembrano gli unici a guidare una unificazione che si evidenzia abbastanza precaria per le logiche differenze etnico culturali delle diverse comunità. Un processo di unificazione forse non prematuro rispetto ai tempi, ma sicuramente anticipato nelle procedure che ha sottovalutato la sicurezza di alcune popolazioni.
Ma persino la dimensione delle mobilitazioni internazionali sembra assumere un carattere diverso...in poche parole: si sta cambiando l'ordine del mondo e di conseguenza si riflettono i logici effetti.
Il processo in corso si presenta inedito poiché i periodi storici precedenti avevano una caratteristica internazionale di natura diversa. L'internazionalismo sostenuto dal mondo operaio, le guerre (Corea, Vietnam, Iraq, Afganistan)... Solidarnosc' e la caduta del muro di Berlino, hanno contribuito allo sviluppo di un nuovo ciclo di mobilitazioni....prima nazionali..poi del continente ed infine mondiali. Ma il futuro processo di internazionalismo avrà sicuramente altri sviluppi, poiché le strutture statali odierne sono del tutto diverse per la evidente presenza delle comuni istituzioni internazionali
Le decisioni dell'Unione Europea...WTO sull'agricoltura...OGM e persino strutture “informali” come il G8, finiscono col condizionare i Paesi più poveri e sofferenti... finendo con l'influenzare sull'annullamento del loro debito...Ed ecco che le mobilitazioni aumentano prendendo di mira queste stesse istituzioni, ponendosi oggi attraverso movimenti locali in rapporto sempre più aperto con una mobilitazione internazionale... al fine di costruire successive alleanze ed assumendo di conseguenza una caratteristica sempre più estesa.Mobilitazioni che potremmo definire tendenti a globalizzarsi...come logica ripercussione di un sistema anch'esso globalizzato. 
In questo contesto, la voce di tutti i paesi del Sud non si è mai espressa con forza... non rappresentando mai una politica alternativa favorita da una unione con i paesi più poveri da contrapporre alla voce dei paesi più ricchi. 
 vincenzo cacopardo

Nessun commento:

Posta un commento