FIGLI DI UN DIO PEGGIORE
È l’improvvisazione la cifra della politica estera europea, affidata all’ectoplasma denominato «Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza» nella persona della britannica baronessa Catherine Ashton. Almeno sino alla fine del mese, quando la nuova Commissione (il governo comunitario) sarà nominata. Se il successore sarà l’attuale ministro degli esteri italiano, Federica Mogherini, l’Europa sarà rappresentata nel concerto internazionale da una persona ancora più evanescente di chi l’ha preceduta, con un «curriculum» più povero. L’unico risultato politico dell’operazione sarà stato quello di liberare un posto e permettere il rimpasto del governo italiano.
È l’improvvisazione la cifra della politica estera europea, affidata all’ectoplasma denominato «Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza» nella persona della britannica baronessa Catherine Ashton. Almeno sino alla fine del mese, quando la nuova Commissione (il governo comunitario) sarà nominata. Se il successore sarà l’attuale ministro degli esteri italiano, Federica Mogherini, l’Europa sarà rappresentata nel concerto internazionale da una persona ancora più evanescente di chi l’ha preceduta, con un «curriculum» più povero. L’unico risultato politico dell’operazione sarà stato quello di liberare un posto e permettere il rimpasto del governo italiano.
A Bruxelles, invece, a quel punto l’unica voce autorizzata a parlare in nome dell’Italia sarà quella di Matteo Renzi che vorrebbe essere uno degli attori della scena europea, medio-orientale e, perché no, transatlantica.
Non ha messo in conto, il «premier» che il disastro incombe sull’Europa e sugli Stati Uniti: una situazione prebellica che, per un qualsiasi imprevisto può scivolare in conflitto generale.
Non è vero che sia in corso la terza guerra mondiale, come ha sostenuto papa Francesco I (non trattandosi di materia di dottrina della fede, la critica è consentita). Ci sono una serie di guerre sanguinose che tormentano il Medio oriente e l’appendice Sud-occidentale dell’eximpero sovietico.
Sembra che un Dio peggiore si sia impadronito di vaste zone, tutte drammaticamente vicine a noi, e che soffi un alito d’odio nelle menti e nei cuori degli uomini.
Certo, l’Occidente ha commesso degli errori, primo fra tutti quello di non governare il post-Saddam in Iraq (ora il post-Kharzai in Afghanistan) e, poi, quello di immaginare tante sollevazioni popolari (?) in Libia, Tunisia, Egitto e Siria. In realtà, s’è svegliato il mostro che aveva percorso il continente dopo la caduta di Costantinopoli (1453), sino alle risolutive battaglie di Belgrado (1456), Vienna (1529), Lepanto (1571) e l’ultima di Vienna (1683) vinta per merito del principe italiano Eugenio di Savoia.
Per fortuna, per il momento, la guerra è infraislamica, tra sunniti e sciiti, con vari sostegni finanziari, non immaginabili da chi esamina gli interessi delle parti in campo con il criterio della ragionevolezza. Non si spiega, per esempio, perché il Qatar sostenga l’autonominatosi califfo dell’Isis e le sue bande di tagliagole, né perché anche l’Arabia saudita e il Kuwait, in modo più nascosto siano alleati degli integralisti. Il timore d’essere coinvolti nella destabilizzazione, forse, li spinge a sostenere coloro che potrebbero celebrare il funerale sanguinoso delle loro classi dirigenti.
In Italia, alcuni miserabili, capeggiati dal comico Grillo, ma anche dai seguaci dell’inguardabili Vendola, inneggiano ai tagliagola e votano contro l’invio di armi ai peshmerga curdi. Invio sul quale ci sarebbe da ridire molto: in fondo si tratta dell’ennesima cinica operazione di smaltimento di stock inutilizzati, forse inutilizzabili, senza l’assunzione della responsabilità collettiva dell’Unione nell’opporsi alla crescita dei movimenti terroristici. Da oggi, dobbiamo guardarci le spalle in casa, dato che la decisione non sarà priva di conseguenze.
Dall’altro lato, nel quadrante ucraino, abbiamo raggiunto il massimo dell’autolesionismo, visto che la repubblica di Kiev, dopo una serie di improvvide manovre euro-americane ha espulso il presidente legale, finendo nelle mani dei gruppi neonazisti (naturalmente antiebraici) che, oggi, dirigono il ministero degli interni e costituiscono il nerbo delle milizie. La cancelliera Merkel, quindi, è andata a Canossa (Kiev) per indurre alla ragionevolezza gli ucraini, la cui dipendenza energetica dalla Russia è ineludibile (come la nostra).
La condanna continentale, però, è quella di non avere leader e leadership, salvo, appunto, la cancelliera, la cui forze è tutta nella limitatezza dei suoi orizzonti, delle sue ferme impostazioni: un ragioniere nella sala comandi, insomma.
Dio peggiore o migliore che sia... un dato di fatto sembra certo e cioè che l'islamismo sta insinuandosi con forza e supremazia anche in alcune zone del mondo in cui i principi del cristianesimo dominavano. La pessima figura operata dai Paesi dell'occidente in Iraq dopo la caduta di Saddam, ci da anche la prova di come questi delicatissimi casi internazionali non vengono mai affrontati col giusto occhio e di come.. in nome di una democrazia ..sembrano volersi guidare principi occidentali che restando indefiniti.. spesso si rivoltano contro.
Le parole del Pontefice anche se legate alla dottrina della sua fede, hanno sempre lo scopo di un richiamo verso la ricerca della pace. In quanto alla ministra Mogherini ed allo sfogo di Domenico Cacopardo sulle sue deboli..se non addirittura ignote, capacità di poter esercitare il ruolo internazionale di cui tanto si parla, non possiamo di certo dimenticare che lo stesso Premier Matteo Renzi ha sempre posto queste figure femminili di debole personalità a suo fianco a scopo di immagine, ma sicuramente.. al fine di poterle guidare a suo piacimento...
A tal proposito credo anche che il “guardarsi le spalle” riferito al nostro Paese.. sottolineato da Domenico, se pur doveroso..possa risultare persino pleonastico.
vincenzo cacopardo
vincenzo cacopardo
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