“non
si può apparire omofobi quando si vuole contestare in modo risoluto
una procedura fuorilegge così provocatoria”
Inverosimile la Cerimonia
in Comune del primo cittadino di Roma che ha arbitrariamente
inserito nel registro capitolino le 16 coppie che si sono sposate
all'estero.
Al
di là di ogni posizione ideologica rispettabile, appare davvero
avventurosa l'azione del sindaco Marino. Malgrado i diritti di
costoro possano essere classificati al primo posto, risulta
inaccettabile oltre che provocatorio l'atto in sé stesso promosso da
chi non potrebbe, nella qualità di primo cittadino sottoposto alle
normative istituzioni, esporsi in una simile farsa “coram populo”
contro la legge.
Naturalmente
il caso ha sollevato una lunga serie di polemiche e tra una
“standing ovation” e fragorosi applausi ci si è completamente
dimenticati della legislazione inerente. Applausi ed euforia messi
subito a tacere dalla voce dura del ministro Alfano, il quale grazie
alle imprudenze di un sindaco maldestro, riesce persino a salire in cattedra..
a suon di ragione.
Ma
in tutta questa storia ciò che colpisce di più, oltre alla
disinvolta azione di un sindaco irresponsabile che
tradisce sfacciatamente le leggi di un Paese, è la posizione assunta
da chi dovrebbe rappresentare una chiara imparzialità nella
fattispecie...
di
chi, da ogni rapporto di tipo giuridico, dovrebbe rimanere
distante...
e cioè la presidente dell'assemblea
Boldrini, la quale.. senza esitazioni ed accecata da una particolare
ideologia, non scorge l'attrito e le reazioni causate dal suo
intervento in difformità.
Per
il resto è chiaro che nel merito la società è cresciuta e tali
problematiche di carattere etico sociale andrebbero affrontate con
molta attenzione in vista delle novità evidenti che oggi vedono le
unioni omosessuali come una realtà da comprendere e con la quale
dover interagire. Non si può apparire omofobi quando si vuole
contestare in modo risoluto una procedura fuorilegge, tanto
provocatoria..quanto inopportuna.. come quella operata dal sindaco
Marino.
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