5 nov 2014

Euro si ...euro no..valutarne bene il peso!

di vincenzo cacopardo
Dai sondaggi rimane indubitabile il fatto che i Partiti euroscettici avanzano ovunque. Vi sono alcuni Paesi europei in cui questi Partiti sono in testa sui consensi popolari: l’Ukip in Gran Bretagna, il Front National in Francia, in Irlanda il nazionalista Sinn Fein, in Austria il Fpo, e caso eccezionale.. il PVV dell'Olanda che viene dato addirittura come partito di maggioranza assoluta.

Ma se analizziamo persino ciò che accade nell'est dei paesi europei.... cominciando dalla Polonia, ci accorgiamo che il malumore nei confronti dell'euro è crescente ovunque e persino il conseguente rischio di una interruzione della democrazia, rimane forte.. (vedasi il caso Grecia)

Chi... più delle organizzazioni socialiste più progressiste..paga oggi in perdita di consensi?..Si parla ormai di una posizione quasi “euro-fanatica” dei suoi dirigenti... mentre le scelte ormai imposte dalla guida di una troika..condizionano e umiliano ogni politica del sociale, in favore dei numeri di un mondo finanziario cinico e pragmatico.

In molti ormai credono che ogni benessere non può più costruirsi attraverso la moneta unica..come in tanti guardano a questa unione di economie fortemente slegata da una prerogativa socio culturale che avrebbe dovuto spingere in direzione di scelte più opportune e meno condizionanti per l'economia stessa dei paesi della comunità. Ricordiamoci.. in proposito.. come il nostro Paese sia stato condizionato dall'assurdo cambio euro-lira che ha stravolto ogni logica economica all'interno della nostra economia la quale, malgrado il pesante debito, godeva tuttavia di una forte produzione manifatturiera tra le prime al mondo.

Oggi Matteo Renzi potrebbe rappresentare una eccezione all'interno delle forze progressiste.. essendo riuscito (nel bene o nel male) a captare meglio di altri la domanda di cambiamento in funzione anti-euro. Il suo consenso è maturato a danno del centro destra ..ormai quasi inesistente, ma rimane il fatto che l'Euro sta provocando in Europa un terremoto esteso che potrebbe far temere l’avanzata dei regimi antidemocratici: Il nostro giovane Premier, non privo di forti ambizioni, sembra spesso peccare di eccessivo determinismo, poca umiltà e rispetto verso alcune regole fondamentali della democrazia. 

Non si tratta di essere contro o pro Renzi, ma si può.. con estrema obiettività... misurare il suo processo di rinnovamento spesso dedito ad iniziative assolute mancanti di un dialogo costruttivo...Nè si potrebbe semplicemente proporre una qualsiasi campagna contro una moneta unica, che pare non aiutare l'economia del nostro Paese, ma.. in una visione realistica.. non si può nemmeno far finta di non osservare i disastri portati da un modus operandi di una comunità europea che continua a valutare il benessere solo in termini di cifre... dimenticando l'importanza di una vera crescita sulla base territoriale delle risorse.



Uscire oggi dall'Euro comporterebbe rischi alti..ma restarvi ne comporta altri!..Bisognerebbe valutarne bene il peso.. 

Nessun commento:

Posta un commento