Il
curriculum politico della neo eletta per il Parlamento europeo
Alessandra Moretti, ex membro dello staff di Bersani, ci informa che
la stessa si è candidata nelle liste del Pd per le politiche del
2013. Conseguentemente, eletta alla Camera, inizia la sua
attività a Montecitorio. Poi qualcosa nel suo partito cambia, la sua
fede verso Bersani vacilla e... come tanti altri... sale sul carro del
vincitore..il nuovo segretario Matteo Renzi.
Nel
2014 si presenta alle europee in quota Renzi, nonostante gli
italiani l'avessero votata per un mandato che durerebbe 5 anni. Ma
la Moretti ha i voti e quindi nella circoscrizione Nord-Est c’è
lei come capofila, una delle 5 donne messe in testa alle liste del
PD. Essendo stata eletta..sceglie di trasferirsi a Strasburgo. Nonostante ciò.. sembra che dopo pochi mesi si avvii ad un altro cambio improvviso: Ci
sono le regionali in Veneto e la bella europarlamentare si mette in
ballo per le primarie, che con molta probabilità vincerà per sfidare
la Lega in una delle sue solide fortezze territoriali...aspirando, in
tal modo, di poter occupare la poltrona di presidente della Regione.
Sembra
evidente che in tal modo la Moretti, continui ad invalidare un consenso
precedente...poichè sarebbe politicamente più etico chiudere l’intero
mandato europarlamentare...invece di prendersi gioco degli stessi
elettori. Se questo non ritiene debba considerarsi un obbligo morale
fondamentale..non credo possa darsi da fare per predicare
retoricamente in favore di un cambiamento della politica.
I
cittadini potranno giudicare da soli questi improvvisi cambi spinti
esclusivamente da opportunità e convenienze..soprattutto se operati
da chi vuole apparire come colei che esercita orgogliosamente una
politica moralmente corretta..Chiaramente il suo caso non è il
primo..potremmo enumerarne altri...ma quello che stupisce e
proprio la cultura sterile ed ambigua dei tanti che, malgrado queste assurde logiche, si ergono
con enfasi a paladini del rinnovamento e della rottamazione.
vincenzo cacopardo
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