5 nov 2014

Moretti ...esempio politico di opportunità e convenienze?

Il curriculum politico della neo eletta per il Parlamento europeo Alessandra Moretti, ex membro dello staff di Bersani, ci informa che la stessa si è candidata nelle liste del Pd per le politiche del 2013. Conseguentemente, eletta alla Camera, inizia la sua attività a Montecitorio. Poi qualcosa nel suo partito cambia, la sua fede verso Bersani vacilla e... come tanti altri... sale sul carro del vincitore..il nuovo segretario Matteo Renzi.
Nel 2014 si presenta alle europee in quota Renzi, nonostante gli italiani l'avessero votata per un mandato che durerebbe 5 anni. Ma la Moretti ha i voti e quindi nella circoscrizione Nord-Est c’è lei come capofila, una delle 5 donne messe in testa alle liste del PD. Essendo stata eletta..sceglie di trasferirsi a Strasburgo. Nonostante ciò.. sembra che dopo pochi mesi si avvii ad un altro cambio improvviso: Ci sono le regionali in Veneto e la bella europarlamentare si mette in ballo per le primarie, che con molta probabilità vincerà per sfidare la Lega in una delle sue solide fortezze territoriali...aspirando, in tal modo, di poter occupare la poltrona di presidente della Regione.
Sembra evidente che in tal modo la Moretti, continui ad invalidare un consenso precedente...poichè sarebbe politicamente più etico chiudere l’intero mandato europarlamentare...invece di prendersi gioco degli stessi elettori. Se questo non ritiene debba considerarsi un obbligo morale fondamentale..non credo possa darsi da fare per predicare retoricamente in favore di un cambiamento della politica.
I cittadini potranno giudicare da soli questi improvvisi cambi spinti esclusivamente da opportunità e convenienze..soprattutto se operati da chi vuole apparire come colei che esercita orgogliosamente una politica moralmente corretta..Chiaramente il suo caso non è il primo..potremmo enumerarne altri...ma quello che stupisce e proprio la cultura sterile ed ambigua dei tanti che, malgrado queste assurde logiche, si ergono con enfasi a paladini del rinnovamento e della rottamazione.
vincenzo cacopardo



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