5 mar 2015

Crepe dei partiti sulle costanti riforme frettolose..

di vincenzo cacopardo
Sulla riforma della giustizia in commissione alla Camera la maggioranza sembra spaccarsi . E' successo ieri sul delicato punto riguardante la prescrizione, dove lo stesso governo ha presentato una correzione che la porta da dieci a diciotto anni per i reati riguardanti la corruzione. Qualcuno di Area popolare e qualche socialista.... dissociandosi, si è accodato al partito di Forza Italia.
Ancora una volta la maggioranza appare divisa..cosa che difficilmente potrà fare in Aula quando vi giungerà il provvedimento. Naturalmente si tenta qualunque cosa per poter ricucire lo strappo e per bocca della sempre più serena ministra Boschi si riuscirà di certo a trovare i giusti accordi. “Siamo solo all'inizio” ma sottolinea anche  «Va salvaguardata la specificità della corruzione”. Si può comunque esser certi che verranno apportate alcune importanti necessarie modifiche.
Pare..tuttavia..che lo scompiglio della maggioranza combaci con uno scambio di indicazioni che coinvolgono interessi tra il Pd ed il Movimento Cinque Stelle. D'altronde un segnale significativo è stato espresso da Grillo in una intervista al Corsera nella quale ha espresso un'apertura sia sulla Rai che sul reddito di cittadinanza, dichiarandosi disponibile ad un dialogo col PD...Il sindaco d'Italia Matteo Renzi, a sua volta, non aveva nascosto l'idea di un incontro col leader del Movimento 5Stelle sottolineando come.. sulla questione della Rai..le posizioni collimino in gran parte.
Ancora una volta.. malgrado Matteo Renzi, venga maltrattato da Beppe Grillo..ogni qual volta lo desidera..riesce comunque a solidarizzare con il denigratore! Adesso i voti dei grillini potrebbero essere utili al premier che non si è mai posto dubbi sul metodo del suo percorso..  proseguendo costantemente verso il suo spedito indirizzo e cercando in qualunque modo di frenare ogni possibile resistenza. In questo quadro.. rimane sempre in osservazione quella minoranza del Pd che non sembra mai reagire con evidenza, ma che, forse, guarda alla distensione dei 5Stelle sperando di riuscire ad indurli a fronteggiare la tanto attesa e discussa legge elettorale dell'Italicum.
E' commovente..ma anche inquietante.. questo balletto di interessi assai poco legato alle esigenze di una società democratica che vede tanti esponenti dei partiti apparentemente esposti in lotte per la salvaguardia dei propri fondamentali principi, ma che nella realtà, non sembrano mai disponibili ad abbandonare un comodo e redditizio scranno.
Come si fa quindi a non comprendere come il sistema istituzionale in sé andrebbe cambiato in favore di una più libera interpretazione della politica di base che dovrebbe accompagnare i Partiti verso una riforma disciplinare seria che li ponga in un contatto più diretto con in cittadini per un programma legislativo concordato.



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