6 mar 2015

UNA “FARAONICA” LEOPOLDA SBARCA IN SICILIA


Qualcuno la chiama “Faraona” poiché promossa dal sottosegretario Davide Faraone ormai un pupillo del Premier Renzi”
di vincenzo cacopardo

Non poteva che essere così... in un paese in cui è tanto facile copiare ed assai più difficile seguire iniziative proprie per una mancanza endemica di idee.

Siamo un’altra cosa, siamo di piu'” Queste le parole de sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone che ha voluto la sua “Leopolda” siciliana a Palermo, svoltasi nelle ex fabbriche Sandron e che ha visto..casualmente.. la presenza di tanti ex ..alcuni dei quali passati sul carro del vincitore Renzi.

Così figure come Zambuto..ex sindaco di Agrigento con l’Udc e con il Pdl, oggi presidente regionale del Pd... altri deputati provenienti in buona parete dall’Udc Cuffaro e dal Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo sono pronti a passare nel Pd renziano, emulando in buona parte ciò che è avvenuto a Firenze...Alla faccia di un'altra cosa!
Per dare maggior impulso sono stati previsti oltre che interventi di parlamentari di sindaci ed imprenditori, anche artisti e personaggi dello sport...Una tipica nota di ispirazione renziana per raggiungere uno scopo comunicativo più penetrante ed inclusivo.

L'intervento del sottosegretario Faraone si è esplicato in una sorta di retorica paternale ”Basta a chi dice sempre no, a chi demolisce, a chi minaccia, a chi non si sbraccia per costruire nuove prospettive” C’e’ chi frena all’interno del Pd. Capisco che abbiamo una classe dirigente abituata a perdere, in Sicilia, ma sono brutti ricordi. Ora dobbiamo avere il coraggio di puntare su un modello di cambiamento vero, non dobbiamo avere paura altrimenti rischiamo di restare marginali” .. poi.. dopo un formale richiamo alla Lega Nord che minaccia le sue continue marce su Roma, Faraone insiste asserendo che l'offerta resa dal nuovo PD è nettamente diversa da quella offerta dall'ex segretario Bersani. Un partito che per lui non esiste più..insistendo con gli slogan alla Renzi: Cambiano le parole d’ordine per concepire la sinistra. Stiamo rompendo i totem che hanno impedito a questo paese di fare dei salti in avanti. Stiamo cambiando il centrosinistra in meglio, aprendo le porte del Pd”.

Infine il sottosegretario DelRio, con il vicesegretario del Partito Democratico, Lorenzo Guerini, e con tutti coloro che hanno organizzato la riunione hanno concluso dichiarando di ripensare ad un nuovo Mezzogiorno che sia da traino per l’Italia.

Al di là della sortita di Faraone verso Bersani, che dovrebbe in un certo senso dare da pensare profondamente all'interno del Partito frantumato tra vecchie ideologie e false comunicazioni, quello che veramente è da biasimare è l'esporsi enfaticamente dopo un anno di governo in favore di un nuovo Mezzogiorno. Un Mezzogiorno del tutto dimenticato dal sindaco d'Italia che pare conoscere solo l'entità artistica sovrana della sua regione toscana e che ha visto il suo governo inerme di fronte ad una vera strategia di crescita di quelle regioni del sud sempre più dimenticate.

Non vi potranno mai essere “Faraoniche” Leopolde utili se il nostro territorio.. che rappresenta uno dei fattori sui quali maggiormente si misura la propria competitività, restando privo di adeguate infrastrutture, non potrà mai avere alcuna opportunità di sviluppo. Vi sono sicuramente colpe delle politiche regionali ma anche e soprattutto... pochissime attenzioni da parte del governo centrale.

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