Ha
ragione Salvini, (se pur non ne condivida in pieno il pensiero), quando
da sempre.. ha messo premura alla ricerca di una soluzione più
efficace bloccando sul nascere l'arrivo degli extracomunitari.
Sappiamo tutti che il problema rimane immenso, ma è pur vero che il
tempo trascorso nell'inerzia o nella soluzione di un Frontex.. risultato poco utile, continua a dare forza al politico della Lega.
La
nuova strategia “Triton” in alternativa a “Mare nostrum”,
continua a generare incidenti mortali senza sosta e la politica, sia
quella nazionale che quella europea, appare inerte di fronte alle
catastrofi annunciate ed alla sequela della morie al largo delle
coste del nostro Paese. Salvini
si
sfoga:
"Cos'è cambiato a 18 mesi da Lampedusa? - - Servono altri 700
morti per bloccare le partenze? Se le istituzioni Ue hanno un senso
ci vuole tanto a organizzare dei blocchi navali e identificare chi è
immigrato clandestino e chi è rifugiato? Non so più come dirlo.
L'ipocrisia di Renzi e Alfano crea morti".
E'
proprio l'ipocrisia il maggior peccato di chi insiste col mostrare
retoricamente dolore per queste stragi che non potevano non essere
annunciate da un andazzo indolente ed inoperoso di una politica
internazionale rimasta lontana da quello che oggi rappresenta uno dei
temi più scottanti nel quadro dei paesi del mediterraneo.
Sappiamo
bene i limiti di Salvini, ma non v'è dubbio che in questa storia vi abbia letto in lungimiranza trovandomi abbastanza vicino, poichè le vedute
in prospettiva dovrebbero sicuramente appartenere ad ogni politica
attiva ed efficiente. Certo..le soluzioni non risultano semplici, ma
non vi possono essere equivoci sul fatto che il tempo trascorso e la
poca importanza messavi, ha contribuito a far degenerare il problema in un dramma.
L'agenzia
europea Frontex (per la gestione della cooperazione internazionale
alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea)
è un'istituzione che ha lo scopo di coordinare il pattugliamento
delle frontiere esterne aeree, marittime e terrestri degli Stati
della UE. Un'agenzia che non può mai operare preventivamente per
risolvere il vero problema...quando questo alla radice è proprio
quello di bloccare sul nascere queste partenze. In ciò non ci si è
voluto impegnare con efficacia sul piano internazionale attraverso un
coordinamento strategico che potesse mirare ad un'azione politica in
complicità con tutti i paesi limitrofi comprese le super potenze
degli Stati uniti e della Russia. Nel frangente la nostra Nazione si
è mossa, spinta da un particolare senso umano, a protezione delle
vite dei tanti emigranti (clandestini o no)...spinta da uno spirito
di umanità cristiana che da sempre l'accompagna. Ma la politica, al
contrario, ha ricercato come al solito la abituale via più facile
dell'accompagnamento nei centri d'accoglienza con rischi e pericoli..
oggi.. sempre più evidenti.
Ma se
un politico non è lungimirante ..a cosa serve?..Se non sa leggere in
prospettiva.. per ricercare le soluzioni...che utilità rende al
paese? In questa circostanza..la politica governativa del Premier è
apparsa sempre ipocrita e sprovveduta ..mentre (seppur con parecchie
remore sulle idee politiche) il più lungimirante è sembrato prorio
Matteo Salvini.
Chiudo con ciò che scrissi in un mio post già nel settembre del 2012:
“Gli
argomenti politici internazionali di grande attualità nel prossimo
futuro saranno quelli legati all’ambiente ed al sovrabbondante
numero di immigrati extracomunitari che tenderanno ad invadere con
maggior forza i territori dei Paesi economicamente avanzati.
Ovviamente i due problemi sono fortemente collegati tra di loro ed al
tema di una sicurezza. Tutti sappiamo ormai che il nostro pianeta,
oltre a subire un mutamento atmosferico condizionato dal progresso
delle civiltà più evolute, deve affrontare questo forzato processo
di coabitazione. Sono problemi ormai conosciuti dei quali si discute
abbondantemente e che coinvolgono da vicino il nostro Paese, ma anche
in questo caso, ogni soluzione rimarrà ancorata a scelte di natura
politica. Non valutati con attenzione nel passato ed adesso
moltiplicati e sempre più difficili da risolvere, questi problemi,
oggi quasi insormontabili, vedranno un mondo politico doversi
esprimere in termini sempre più severi.”
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