Bisogna
saper essere coerenti con se stessi prima che col prossimo...
soprattuto quando si è un esponente politico.. Quello che più conta
è la fedeltà col proprio pensiero!
Quando
sento parlare Bersani (figura che ho sempre stimato per la propria
integrità morale) non riesco mai a comprendere il senso di ciò che
in realtà vorrebbe ..o meglio..non percepisco alcuna coerenza nel suo dialogo: La
sua fedeltà al Partito finisce col prevalere sull'armonia dei suoi
stessi principi..il chè equivale a descrivere il suo pensiero
contraddittorio e persino.. pleonastico, poichè
condizionato sotto il peso di una imposizione.
A
che vale esprimere il proprio modo di pensare per poi seguire gli
ordini di una maggioranza di un partito che impone di pensarla in
tutt'altro modo? Quindi o si tace... o meglio, ci si allontana
definitivamente da quei principi che non si condividono. Questa regole è
fondamentale e legata ad un altro principio che regola i rapporti col
proprio elettorato: E' sbagliato dire che non vi è un vincolo di
mandato per poi restare soggiogati al volere di un Partito, ma è
ancora più sbagliato non pensare che quel che maggiormente conta è
mantenere fede ai proprio modo di pensare che rimane il vero vincolo
per un politico che ama le proprie idee ed i propri principi per i
quali è stato promosso da un elettorato.
L'articolo
67 della Costituzione venne appositamente scritto per fornire ai
membri deputati eletti nel Parlamento una propria libertà di
espressione....fu concepito per garantire la più assoluta libertà
ai membri eletti alla Camera dei deputati ed al Senato della
Repubblica. In altre parole, I costituenti, per garantire maggiore
democrazia, ritennero opportuno che ogni singolo parlamentare
non fosse vincolato da alcun mandato né verso il Partito
cui apparteneva quando si era candidato, né verso gli elettori che,
votandolo, gli avevano permesso di essere eletto a una delle due
Camere. Il vincolo, semmai, avrebbe legato l'eletto agli elettori per
una natura di responsabilità politica.
Il
principio si fonda sul fatto che i rappresentanti eletti non possono
essere i rappresentanti di un distretto particolare, ma della nazione
intera e, quindi, non potrebbe essere conferito loro alcun mandato.
Oggi Bersani ed il suo gruppo di dissidenti combattono per un
contrasto di principi contro una governabilità parecchio
autoritaria, per cui... mai come in questo caso.. il vincolo di
mandato dovrebbe intendersi verso la difesa dei valori fondamentali
della democrazia e non verso l'assolutismo di un Partito condotto con
arroganza da un premier .
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