di Vincenzo cacopardo
Qualcuno come la Le Pen sostiene che l'Europa se ne frega della Grecia e che è molto più dedita a voler salvare la moneta unica. Si potrebbe temere una sorta di contagio che metterebbe in serio dubbio ogni sforzo fin qui fatto.
Qualcuno come la Le Pen sostiene che l'Europa se ne frega della Grecia e che è molto più dedita a voler salvare la moneta unica. Si potrebbe temere una sorta di contagio che metterebbe in serio dubbio ogni sforzo fin qui fatto.
Il
premier Alexis Tsipras è stato appaludito nel suo discorso fatto al
Parlamento europeo e sono ormai in tanti a non credere nell'operato di questa Europa e della sua moneta. Per molti è ormai
certo, per come stanno le cose, che qualunque proposta economica
offerta, non potrà più trovare un possibile rimborso da parte del
governo greco... e non perchè questi non voglia, ma per l'evidente
impossibilità di poter seguire attraverso questo metodo un'utile e
risolutiva soluzione.
Non
si possono sottacere le conseguenze anche per gli altri Paesi come il
nostro
che si ritroveranno con altri
costi che ricadranno sui contribuenti. In
molti oggi si domandano.. perciò.. quale senso può aver avuto il
voto del referendum ...se non quello di aver dato una chiara risposta ad una Europa formatasi in tono dispotico e poco funzionale: Un
popolo pare essersi ribellato contro una politica austera ed i conseguenti
dolorosi effetti.
La
domanda odierna è quella di capire se far funzionare in modo
naturale una democrazia rappresenta oggi una forma di populismo o un
diritto alla ragione dei valori. Non si può nemmeno definire
Tsipras, un premier di impostazione comunista..poichè continua a far
perno su un certo sistema capitalistico pur esigendo maggiore equità
e redistribuzione. Sicuramente
il referendum ha posto il governo Greco ad un crocevia e se non
opterà per l'auterità imposta dalla moneta unica, potrà rischiare
di portare avanti una crescita attraverso un diverso percorso
politico che potrà vederlo iniziare trattative con paesi al di fuori
della comunità...con un rischio per la stessa Europa.
Un
dato di fatto è certo : O austerità... o tracollo e fallimento..e lo stesso Premier Tsipras non potrà mai
pensare di restare nella moneta unica senza l'intransigente principio
dell'austerità.
Oggi Obama vorrebbe salvare la Grecia, ma lo
vorrebbe anche Putin. Obama per motivi speculativi finanziari diversi
da quelli che per Putin restano fondamentalmente motivi di strategia
politica. Abbiamo
già scritto in proposito sulle consultazioni con i greci, dove il
nostro premier Renzi è stato escluso dall'incontro Germania -Francia
e Commissione europea. Ciò denota ancora una volta quanto il nostro
Paese conti poco. Se nel passato ha contato poco con la figura di
Berlusconi..sembra contare ancora meno..oggi.. con quella di Renzi. Berlino e
Parigi pensano che l'Italia rappresenti una sorta di concorrente
fastidioso sia sul piano commerciale che su quello industriale...e
quindi trovano sempre modo di isolarla:- Ricordiamoci del passato
quando lo spread fu fatto salire di proposito.
Ma
oggi Renzi... dotato più di furbizia che di idee..preferisce stare
alla lontana e rimanere legato al carro dei più forti..cercando di
non compromettere in nostro Paese...Ma se da un lato pensa di
proteggerlo...dall'altro si scopre, poiché sul piano politico non
offre ne carattere.. ne spirito di innovazione utili alla crescita
della nostra Nazione...e tutti sappiamo che un paese cresce se non
deve subire continue imposizioni ed assurde limitazioni: La
determinazione del Premier sfogata sulle riforme per il nostro paese
..sembra svanire di colpo in campo Europeo.
Questa
Europa non è solo poco funzionante..ma soprattutto compromessa da
principi economici monetari che non potranno mai renderle
efficienza..innovazione e qualità. Rimane sostenuta, nel bene o nel
male, da personalità di carattere come la Merkel. Al contrario.. il
nostro paese continua nella mancanza di figure politiche più capaci
e lungimiranti che possano imporsi in modo più determinato e costruttivo.
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