Cos'è mai questo prevalere della ragione che condiziona ogni pensiero in direzione di un pragmatismo tanto assoluto..quanto determinato in favore di un'unica politica come quella condotta dal nostro premier?
di vincenzo cacopardo
di vincenzo cacopardo
A sentire
la cronaca giornalistica di una certa stampa nazionale ed
internazionale..Matteo Renzi rappresenta l'unica vera risorsa
politica del Paese. In tanti ancora lo definiscono l’ultimo autobus che il Paese democratico ha a
disposizione..poichè.. al di fuori di lui, non esiste alcuna
alternativa valida. Ma quale democrazia porta avanti questo suo
governo? Si può definire ancora il nostro un Paese democratico?
Dovrebbe
essere chiaro ai tanti che ancora lo osannano.. se ben conoscono ed
interpretano la Costituzione, che le nuove riforme da lui volute ..
unite a quella che dovrà regolare le elezioni chiamata “italicum”
stridono con le regole ed i principi di una democrazia rappresentativa.
Una forte ipocrisia sembra poi dirompere quando si vuole rimarcare
l'importanza di queste riforme per dare forza ad una governabilità
al fine di rendere più sicure le istituzioni e l'intero Paese.
Se si
persiste col concetto che la governabilità è uno “scopo” e non
un “fine”.. si continuerà a confondere lo stesso principio
democratico spingendo verso una forma assoluta e dispotica. Una
giusta governabilità deve sicuramente seguire un principio di
qualità poiché, non si tratta solo di diminuire o di aumentare i
ministeri o le poltrone di comando di un esecutivo ma, di determinare
un percorso costruttivo attraverso una richiesta che partendo dalla
domanda deve finire col trovare un logico fine di utilità.
Quindi..fino
a ché la governabilità sarà identificata come l’unico e
principale “scopo” non tenendo conto della base funzionale della
politica, si imporrà sempre una stabilità falsa e negativa.
Dunque,
risulta strano che grandi conoscitori della materia non riescano a
percepire che governare deve essere considerato come un “fine”!
Occorre oggi determinare questo dando corpo a quella azione politica
di base che risulta essenziale. Questo fine governativo, non potrebbe
mai avere una giusta espressione senza quella attività che ne
rappresenta il “mezzo” per arrivarvi.
La
politica Renziana non fa che invertire questo fondamentale principio
umiliando ogni valore democratico... poiché spinge a svalutare ogni
utile messaggio che arriva dal basso..ossia la parola del popolo
sovrano. In mezzo... restano impantanati i Partiti privi tutt'oggi di
una essenziale ed opportuna riforma.
Qualunque
sistema odierno che pretendesse di assumere in se il pluralismo di
una politica di base e di dialogo ed una governabilità stabile, non
potrà che trovare enormi difficoltà per il contrastante aspetto
derivante dalla diversa funzione di queste due azioni”.
Oggi
possiamo anche dare meriti a Renzi, meriti del suo particolare
determinismo..una certa fortuna per la casualità di un momento politico
confuso ..circostanza di non aver trovato personaggi capaci di
ostacolarlo ..persino il coraggio di affrontare un cambiamento con la
forza di un'ambizione fuori dal comune, ma quello che conterà
saranno solo i risultati che per logica saranno frutto di un percorso
frettoloso e semplicistico che potrà portare maggiori danni nel
futuro... arginando ogni fondamentale principio di una vera
democrazia per il Paese.
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