30 set 2015

Il suo principio è la fretta..


...ma rimane assopita su ogni altro eminente valore.
di vincenzo cacopardo
La ministra Boschi esordisce affermando che la sua proposta di riforma non è frutto.. né di un tentativo estemporaneo.. né di approssimazione. 
Riguardo ai milioni di emendamenti proposti da Calderoli “la bella addormetata tra i Boschi” risponde che il sistema è fatto per decidere. "Abbiamo sempre riconosciuto il valore sacro del Parlamento", "noi crediamo nel valore del confronto politico" non nella creazione di un "algoritmo". In questo caso la frecciata è rivolta a Calderoli... senza accorgersi che la mole degli emendamenti proposti non può vedersi in altro modo che come una provocazione ad un sistema che in sé sembra non funzionare affatto e che pare non abbia dato precedentemente ai partiti il tempo di illustrare in commissione gli emendamenti. ..Questione non di poco conto!!

La ministra aggiunge che tale strategia non inciderà sui tempi di approvazione. "Ce la faremo prima della sessione di bilancio”. Ponendo ben manifesto un primario principio dei tempi su ogni altra considerazione di merito di ciò che sta avvenendo. E' evidente che la sua è solo una premura di poter chiudere al più presto per potersi prendere una gloria che in realtà non sussiste. Una fretta che supera ogni altra logica cognizione di ciò che, in realtà, si sta facendo in barba ad una Costituzione e che la dice lunga sull'approssimazione con la quale la ministra affronta tale riforma.

Al di là di ciò che viene per comodo definito ostruzionismo, ma che in realtà rappresenta un diritto (se pur spinto da una manifesta provocazione attraverso ottantacinque miloni di emendamenti) da parte dei partiti di opposizione..che declamano dai propri scranni del Senato l'irresponsabile maneggio di una Costituzione a beneficio di una governabilità spinta all'eccesso, quello che appare chiaro è il voler raggiungere lo scopo di un traguardo temporale per una sorta di principio in barba ad altri più importanti valori. La tendenza per la Boschi è chiudere in fretta!!

La visione d'insieme è dunque quella di sminuire il valore di questa Camera attraverso logiche ancora non del tutto chiare e per lo più contraddittoie rispetto ai principi costituzionali ...Dare forza politica ad una sola Camera attraverso la determinazione di una legge elettorale tendente ad intrappolare e mettere all'angolo ogni possibile opposizione. In tal modo giungendo un domani verso l'ambito bipartitismo che svuoterà ogni possibile sano dibattito relegando il Parlamento in una scatola vuota ed inutile. Ciò avrà riempito di gioia la Boschi e tutta la l'allegra combriccola dei renziani, ma contrasterà con le logiche stesse del nostro ordinamento istituzionale che non ha, ancora oggi, alcun punto di riferimento con qualsiasi forma di presidenzialismo.

E' inutile aspettarsi un intervento a garanzia da parte del presidente della Repubblica che, come altri, in precedenza, sembrano restare sottomessi ai principi governativi non considerando col giusto peso l'importanza dei valori primari e il rispetto che la politica deve ad una repubblica democratica ..Forse è un fatto di visione..di percezione..di interpretazione personale di un percorso che oggi appare oltre che frettoloso, anche spinto da un eccesso di protagonismo e non certo indirizzato verso una più appropriata ricerca a beneficio di una più sicura democrazia, ma rimane il fatto che questo governo sembra volersi imporre con forza su un cambiamento per principio e non per valori e funzionamento. 

Per uno come me, che vede nella Costituzione principi che si fondano soprattutto su un sistema proporzionale nell'ambito dei consensi e nell'espressione politica di base, partecipare ad un simile smantellamento diretto verso maggioranze costruite in modo effimero e simulato.. per un unico principio di governabilità ( che in sé non può che essere un fine) non è solo triste, ma addirittura insensato. La forza eccessiva in direzione di questo cambiamento sembra del tutto decisa anche in ragione del fatto che alcuni senatori(determinanti per la maggioranza) appaiono asserviti al potere di Renzi e all'interesse per la propria poltrona. Ciò che conta verrà fuori nel futuro con la speranza che non vi sia troppo da rimpiangere e pentirsi.



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