31 ott 2015

M5Stelle ...un movimento di sfondamento..


...sul quale costruire nuovi percorsi di cambiamento.
di vincenzo cacopardo
In un mio precedente post avevo messo in evidenza l'inopportuno perdurare di una politica costruita sulle vecchie contrapposizioni destra–sinistra, ormai superato dal nuovo incedere delle forme costruite sull'antitesi "antisistemica" avversa a quella "sistemica": Due posizioni identificate da un monolitico Partito di sinistra in opposizione ad un più suggestivo Movimento 5Stelle.

Le nuove stime sul voto....danno un Movimento 5Stelle in considerevole aumento rispetto ad un PD che va perdendosi giorno per giorno in questioni complicate come quella del sindaco di Roma Marino, i continui scandali e le ruberie politiche.. aggravati dai risvolti di una politica governativa risoluta e pragmatica che non sembra più incantare i tanti cittadini condannati a sacrifici ed..infine.. le continue ipocrite comunicazioni del protervo premier .

Sembra chiaro che questo Movimento.. più vicino alle esigenze di una gran parte della società penalizzata da questo incedere, si muove al ritmo di un affascinante politica antisistemica di rottura verso la quale gli stessi cittadini si sentono attirati con la speranza di un rinnovamento sociale più equo. Un movimento che, nel bene e nel male, malgrado sembra non spingere verso proposte e programmi validi o.. comunque.. persuasivi...apre il campo a auspici di cambiamento differenti da quelli proposti da Renzi.

Chi ci dice..ad esempio.. che vincendo a Roma..il Mov 5 Stelle, pur mantenendo una propria maggioranza nell'aula consiliare, non possa offrire ad una grande figura competente il seggio di Sindaco? Una figura professionale che.. non gravitando all'interno del proprio movimento, potrebbe rendere affidamento morale ed una capacità amministrativa più sicura...Una mossa che sarebbe di sicuro vincente verso qualsiasi elettorato.

Sappiamo ormai da tempo che il giovane movimento di Grillo e Casaleggio si propone in modo sconclusionato e confuso condotto con un consenso dei suoi parlamentari costruito in modo fin troppo risibile  attraverso i computers.. senza un vero dialogo che garantisca uno scambio più approfondito, ma quello che sembra spingere verso questo consenso è l'idea di una nuova aspettativa..è la speranza che.. col tempo.. anche le artificiose regole imposte al suo interno possano maturare in meglio e che la loro democrazia partecipata riesca ad imporsi con meno approssimazione e più coerenza verso la strada di una indispensabile democrazia indiretta.

Se un domani riuscissero a riformare questioni delicate come quella sulla regolamentazione dei Partiti e la opportuna differenziazione dei ruoli..si potrebbe anche immaginare di vedere qualche utile risultato. Ma se anche questo non riuscissero a compiere..si sarà comunque rotto questo muro che oggi pone ostacolo ad un cambiamento più consono ed utile per il Paese..lasciando successivamente il passo ad altre nuove forze politiche di innovazione più mature e forse anche più capaci di saper governare in modo più efficiente.

La fase più difficile pare essere proprio quella della caduta di questo muro di cinta che pone argine bloccando l'ingresso di nuovo pensiero e nuove idee proposte oggi da tanti piccoli partiti isolati. Se restiamo altrimenti bloccati sul fatto che l'unico Movimento che attualmente può creare questa rottura col vecchio sistema non sarà mai capace di governare..non facciamo che precludere una strada che nel futuro potrebbe proporsi con maggior innovazione. Insomma..quel maglio di sfondamento verso la spessa porta che tiene chiuse le mura dell’antica fortezza, dovrebbe essere accompagnato e sorretto dai tanti piccoli Partiti e movimenti che altrimenti rischierebbero di restare per sempre tagliati fuori e divisi dalle granitiche mura a difesa delle riforme volute da Renzi e soci. A differenza degli israeliti che cinsero d'assedio le mura della città di Gerico che poi crollarono, i piccoli movimenti ed i più piccoli Partiti dovrebbero guidare ed accompagnare l’ingresso del Movimento 5 stelle attraverso lo sfondamento della principale porta d’ingresso (evitando di distruggere le istituzioni), salvo poi staccarsene per le proposte alternative al cambiamento.


Ogni cambiamento va affrontato col dovuto rispetto! Arriverà comunque quel momento in cui in tanti potranno meglio comprendere l'importanza e la necessità di una politica più utile e funzionale per il futuro sviluppo. Potrà essere un'occasione storica..ed è proprio questa la ragione per la quale sarebbe opportuno condividere l'opera di sfondamento del Movimento 5S solo come un'opportunità di un utile apertura. D'altronde..se risulterà visibile la loro incapacità di amministrare..avranno comunque messo la prima pietra su un reale cambiamento. Il loro pensiero, pur non dando vera garanzia sui meriti e su una vera capacità di sviluppo, guarda alla società in senso più equo. Dopo aver rotto il muro del vecchio sistema non potranno che essere costretti a sedersi e riorganizzarsi, ma lascerebbero forse aperta la porta verso una politica condotta da altre figure politiche con maggior professionalità.. e con una nuova forma mentis innovativa più creativa.





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