di vincenzo cacopardo
Per l'ennesima volta la ridicola cordata della minoranza dem è sulle barricate. Pare infatti che sussistano vari punti, all'interno della legge di Stabilità, che rischiano di bloccare la marcia del Pd. Siamo pur tuttavia convinti che l'ennesima scenata all'interno del Partito di maggioranza si presenterà come la solita risibile commedia per attrarre un po' di consenso con la scusa di un dialogo interno... fingendo di tirare fuori una futile fermezza.
Per l'ennesima volta la ridicola cordata della minoranza dem è sulle barricate. Pare infatti che sussistano vari punti, all'interno della legge di Stabilità, che rischiano di bloccare la marcia del Pd. Siamo pur tuttavia convinti che l'ennesima scenata all'interno del Partito di maggioranza si presenterà come la solita risibile commedia per attrarre un po' di consenso con la scusa di un dialogo interno... fingendo di tirare fuori una futile fermezza.
Dall'altra
parte Renzi non perde occasione per ridicolizzare i dissidenti :"Una
parte della minoranza del Pd
è
come Totò,
si oppone a prescindere. Il
sindaco d'Italia si prende gioco canzonando la combriccola incoerente
di una opposizione interna legata alle poltrone che non ha mai avuto
il coraggio di fare forza comune in direzione di una nuova forza
politica.
“Mi
aspetto una dura opposizione anche sul colore delle cravatte".
Con
questa frase, Renzi deride ogni
critica ricevuta da una parte del suo partito alla legge di
stabilità.
Il
Premier si esalta da solo asserendo che la sua legge di stabilità
compie battaglie storiche.. benché vi sia qualcuno del Pd che se ne
lamenti. Astutamente approfitta per mettere in evidenza le sue
battaglie vinte come l'Expo ed il prossimo Giubileo. Malgrado i
problemi ed i gufi in agguato...secondo Renzi si continuerànno a
portare avanti buoni risultati.
Secondo
il Premier l'Italia è più solida e sta meglio. Ciò che mancava era
una riduzione delle tasse: pagarle meno, ma pagarle tutti.
Questa frase in sé non corrisponde affatto alla verità! Renzi
cammina spedito su questo argomento dimenticando che vi è una enorme
quota di cittadini che non è in grado di poter affrontare il peso di
queste. Quando si butta giù una tassa sull'immobile e in modo così
lineare non si è fatto alcun favore ad una buona parte del Paese, se
poi..si impone una indegna tassa sulla Rai all'identico modo,
incastrandola in una bolletta elettrica, si opera una furbizia che
non scalfisce per nulla il benestante, ma colpisce in modo fin troppo
accentuato tanti pensionati e tutta quella categoria di disagiati oggi
esistente nel Paese: La politica economica di questo governo..tutta
immedesimata su parametri e PIL, continua a dimenticare la
perseverante sperequazione tra ricchezza e povertà esistente
tradendo ancora una volta i principi insiti all'interno della
Costituzione che all’articolo
53 parla chiaramente di una progressività
Il
premier aggiunge con particolare enfasi“Questa legge di
stabilità prevede misure che il Pd ha chiesto per anni: una misura
contro la povertà “
Ma
questa legge di stabilità, malgrado l'indifferenza delle forze
politiche più critiche, non è per niente una misura contro la
povertà . E' ormai chiaro che questo Premier si muove con
pochissima considerazione nei confronti dei meno agiati. Non lo ha
dimostrato con gli 80 euro..offrendoli solo e per primi a quella
fascia sistemica di lavoratori con reddito sufficiente. Non lo ha
mai mostrato nei confronti di un Sud sempre dimenticato..Non
lo manifesta oggi con la soppressione di tasse in modo lineare e
l'immissione di altre nel modo identico attraverso furbizie.
In
questo quadro appaiono solo teatrali le manifestazioni della
sgangherata cordata dei dissidenti che.. dalla loro sembrano volutamente arricchire un falso scambio all'interno, pur di restare
sempre incollati alle comode e remunerative poltrone del Parlamento e
che meritano di certo di essere burlati dal loro stesso premier
segretario di Partito
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