9 nov 2015

Boschi.. ministra politicamente narcotizzata


di vincenzo cacopardo
Quando si parla di politica si parla di società e quando si parla di società non si può certo trascurare la forte presenza femminile che la rappresenta. L’impegno femminile in politica risulta logico ed essenziale, un ruolo determinante giacché la stessa presenza della donna nella società è enormemente cresciuta. Molti problemi che coinvolgono la nostra moderna società, in un’ottica femminile, potrebbero essere affrontati con un impegno più profondo. Negli ultimi anni, la donna ha dato al mondo politico un contributo significativo malgrado, nel suo cammino, sembra essere stata impedita da pregiudizi sfavorevoli sulla espressione delle idee.

Questa breve premessa rivela quanto il sottoscritto ritiene importante il ruolo e la presenza femminile nella politica e questa critica sull'attività della neo ministra Boschi non potrà mai essere fraintesa nella retorica di uno stupido pregiudizio sul genere. 

Quando il sottoscritto si rivolge in una critica verso la ministra Boschi..appellandola come “La bella addormentata tra i Boschi”..non lo fa certo per partito preso o per mancare di rispetto, ma per dare forza ad un pensiero politico che si pone in forte opposizione con quella sua idea tetragona che vede ancora la netta divisione in due parti di un pensiero politico...E queste sono considerazioni di puro merito!..In quest'ottica la ministra appare proprio addormentata in uno schema chiuso della politica... non vedendo oltre il suo naso e proseguendo con passo deciso verso una riforma dell'ordinamento politico istituzionale che non può rinnovare in senso funzionale.

Per un proporzionalista come il sottoscritto.. è veramente difficile poter catalogare la ministra come colei che, deformando (e non riformando) in tal modo l'assetto costituzionale in forza di un combinato con la legge elettorale, potrà rendere alla politica quella funzionalità cui necessita.

Il fatto che l'abbia più volte definita come “La bella addormentata” (al di là della sua evidente bellezza) non deve essere interpretato come una volontà di prenderla in giro o denigrarne l'immagine o per un immotivato astio nei suoi confronti, ma come reazione ad un modo alquanto pedante di procedere per vie politiche semplicistiche e frettolose (quasi restasse incantata e dormiente) di fronte ad un mondo della politica che aspetta ben altre riforme. La Boschi pare non accorgersi di quanto in questa sua opera di rinnovamento finisce con l'attuare formule assai poco edificanti e costruttive per il futuro. Sembra quindi addormentata tra quei verdi Boschi ed i prati erbosi come in una fiaba..in attesa che un principe venga a svegliarla con il bacio rivelatore.

Il suo non guardare e valutare i percorsi di un passato e la storia politica del nostro Paese che ha già visto nelle ristrette formule bipolari e possibili consimilari pericolosi bipartitismi... il chiaro fallimento di una politica, pone dubbi sulla sua figura del tutto assopita nella propria aspirazione di voler ottenere un qualunque successo. Come non accorgersi quali pericolosi ostacoli possono nascondersi in queste sue logiche ristrette.. rispetto ad un pensiero politico che altrimenti dovrebbe guardare ad un più coerente posizionamento dei ruoli e ad un utile ridisciplinamento degli stessi Partiti?

Un atteggiamento che appare perciò..come quello di chi... assopita in una fiaba..vede solo nel suo premier  "machiavellico" l'unico principe che trionfa, ma che in realtà continua ad narcotizzarla con le assolute formule che bloccano una vera innovazione sulle riforme.   

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