21 nov 2015

Se un Dio veramente esiste...


di vincenzo cacopardo
"In molti oggi scrivono sull'esistenza di un'entità superiore ponendosi dubbi e ritenendo che i continui cruenti avvenimenti e le guerre comprovano la mancanza di ogni sua possibile esistenza. Nessuno, però, si pone il dubbio se.. per una volontà a noi sconosciuta..questa “Entita superiore” potrebbe essere impedita in ogni intervento ..lasciando volutamente libero un arbitrio terreno."

Tanti non riescono ad immaginare la possibilità di un diverso universo in cui l'ultraterreno rimane completamente distinto e separato da un mondo terreno senza alcuna possibilità di intromissione tra i due. L’ignoto e l’ultraterreno rimangono le vere incognite che coinvolgono l’essere umano che, seppur credente, non può riuscire a percepirne il senso. Ma sono anche i misteri che potrebbero ostacolare la difficile ricerca del suo equilibrio.”

La ricerca dell'esistenza terrena rimane tutta nostra..costruita sulla storia della nostra società terrena! Se è vero che l’uomo è stato posto in questa terra per una sopravvivenza in vista di un fine spirituale, è anche vero che è stato provvisto di un corpo, delle sue sensazioni e di tutta la sua parte antropica per poterne godere a suo piacimento, ma solo nel rispetto reciproco e senza uso di violenza. Nessun peccato appare più grave di quello della violenza nei confronti di chi ha ottenuto in dono il bene presioso della vita. Nessuna azione può mai ritenersi libera se non tiene conto del rispetto che si deve al prossimo, quindi non può mai essere svincolata da ogni presupposto della non violenza. Nel nostro pensiero questo confine può però essere spezzato, in quanto, nel segreto di esso, si può superare qualunque ostacolo, paradossalmente anche quello del sopruso.Quando il nostro pensiero, assai libero, confluisce nel massimo dell’immaginario può defluire nel massimo della dissolutezza. Così quando viene esaltato da una qualunque ideologia spinta ai limiti...può imporsi con forza e determinazione senza limiti. 

L’importante è avere avuto il dono dell’equilibrio che consente di non mettere mai nella realtà ciò che consapevolmente può portare dolore e violenza agli altri. Questo fa dell’uomo la differenza con la bestia: Un uomo, provvisto di un equilibrio,, difficilmente non potrà percepire l’importanza di un pensiero rivolto verso un mondo spirituale divino, più facilmente potrà distinguere ogni differenza e trovare quella simbiosi con una realtà terrena utile per la ricerca e l’individuazione della propria esistenza e di quella altrui.

Ogni intenzione, buona o cattiva che sia, alimenta un’immaginazione ed un idea utile per la ricerca di noi stessi e fa sì che l’essere umano possa meglio identificare la propria esistenza ed il suo scopo in rapporto con un mondo superiore. L’uomo è stato costruito con una mente ed ognuno ha un proprio pensiero ed un immaginario diverso dagli altri. Ciò impone un esame per individuare se esiste una ragione per la quale questa differenza, che arreca difficoltà nel comprendersi, sia stata posta per bisogno ad un principio di scambio necessario per la costruzione di una società più articolata o se invece sia frutto di un percorso naturale che non tiene conto di alcuna motivazione. Nella concezione cristiana vi è sempre una motivazione che offre una giustificazione alla immensa opera dell’entità superiore. Per un agnostico come me non è dato sapere quale sia questa motivazione.

L’uomo ha bisogno di riflettere in quanto, ogni suo gesto, viene suggerito proprio dalla mente ma, la riflessione ed il peso che si frappone in ogni sua azione, lo condizionano nel suo stesso agire. Eppure non tutti rispondono allo stesso modo…non tutti vengono condizionati alla stessa maniera…non tutti manifestano allo stesso modo..non tutti pensano alla medesima maniera… La diversità della mente determina, quindi, una chiara differenza nei caratteri, nelle relazioni e nello sviluppo delle politiche sociali.

Nella società moderna di oggi l’uomo appare cambiato.. ed anche il suo modo di pensare ed interagire, ma ha sempre bisogno di credere allo scopo della sua vita in terra... di comprendere quale senso darle…desidera conoscere meglio il significato della sua esistenza. Nessun essere umano può sostenere l’esistenza di un essere divino superiore..così come non potrebbe mai sostenere il contrario. 

In questa visione il messaggio cristiano sembra già completo di ciò di cui l’essere umano ha bisogno : amore e speranza. Se poi l'interpretazione vuole faziosamente confondersi e sfociare nella violenza..il problema rimane di natura individuale, poiché quell'essenziale equilibrio sembra disperdersi... Comunque sia…quello che più andrebbe colto nel messaggio, è proprio quella parola sull’amore tra gli uomini. Quando, poi si parla di un regno divino, ciò potrebbe identificarsi come un legittimo messaggio di speranza per un riscontro verso una vita migliore realizzata attraverso la costante attesa di ciò che pare essere più giusto e misericordioso, ma soprattutto nel rispetto che si deve alla vita….E cosa vi è di più giusto in questa terra.. se non l’espressione di un sentimento d’amore verso il nostro prossimo?

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