Un pontefice che pare spingere le porte di ingresso ad un nuovo modo di pensare e di vivere.
Ancora parole sagge da un Papa dedito alla fraternizzazione tra i popoli
di vincenzo cacopardo
Ancora parole sagge da un Papa dedito alla fraternizzazione tra i popoli
di vincenzo cacopardo
Cancellare
il debito internazionale degli Stati più poveri, abolire la pena
di morte,
varare nuove leggi sull'immigrazione
per
poter garantire una maggiore accoglienza. Papa
Francesco..pur non riferendosi alla politica, indirizza il suo
pensiero verso le giuste strade di una armonica società internazionale. In verità l'appello è diretto verso i
responsabili degli Stati di tutto il mondo nel Messaggio per la
49esima Giornata Mondiale della Pace .
Un
pontefice che in tanti amano, ma tanti altri giudicano come un
predicatore che varca i confini della normale evangelizzazione...
entrando in un territorio che non gli dovrebbe appartenere.
Naturalmente...si può anche capire quanto fastidio possa esprimere
il suo lessico: Un linguaggio sociale umile che, in ogni modo, gli
spetta in quanto conforme con l'opera della sua predicazione
cristiana. Se la politica ne risente.. vuol dire che ne percepisce in
pieno le proprie colpe e responsabilità!
Papa
Francesco (sarebbe incomprensibile non ammetterlo) insegna e dirige
una strada per la salvezza di tutta l'umanità e guida la sua opera
con opportuno equilibrio: Per lui la semplicità non è
semplificazione.. ma gesto disinvolto..sobrio ed affabile, la
generosità non è sacrificio..ma dedizione volontaria, l'umiltà il
modo più comune di proporsi verso i problemi più ardui e
complicati. Sono tutte manifestazioni che appartengono in qualche
modo al sociale..anzi ad una utile socializzazione dei popoli che ne
hanno sicuramente necessità. Vi è in lui una particolare necessità
di fraternizzazione tra i popoli per una partecipazione alla vita
della comunità internazionale. A tal proposito Francesco
persevera..attraverso lo spirito del Giubileo.. in quell'importante
opera della Misericordia.
Queste
le sue parole che si spingono ogni giorno di là:
"Anche gli Stati sono chiamati a gesti concreti, ad atti di
coraggio nei confronti delle persone più fragili delle loro società,
come i prigionieri, i migranti, i disoccupati e i malati. Per quanto
concerne i detenuti, in molti casi appare urgente adottare misure
concrete per migliorare le loro condizioni di vita nelle carceri,
accordando un’attenzione speciale a coloro che sono privati della
libertà in attesa di giudizio, avendo a mente la finalità
rieducativa della sanzione penale e valutando la possibilità di
inserire nelle legislazioni nazionali pene alternative alla
detenzione carceraria. In questo contesto desidero rinnovare
l’appello alle autorità statali per l’abolizione della pena di
morte, là dove essa è ancora in vigore, e a considerare la
possibilità di un’amnistia".
Parole
sentite e rivolte alla politica, non come imposizione ..nè
certamente per una personale vocazione alla dottrina o per sentirsi
in diritto di dire la sua, ma per una semplice ed innata attitudine
verso un immenso bene terreno resoci da chi ci ama e l'importanza
stessa che gli uomini in terra dovrebbero dimostrare nel rispetto per la propria e l'altrui vita.
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