Non
perchè non si possa più parlare di Berlusconi..( personaggio che si
è già espresso abbondantemente in politica)..ma il suo ripetuto
ritorno in campo che dovrebbe passare anche dal rilancio di una
strategia parlamentare...non può più tenersi vera in
considerazione! La sua immagine appare ormai vecchia... offuscata ed
è davvero strano che non ci si accorga di ciò ..operando per la
ricerca di una diversa figura in quella posizione di centrodestra. Al
di là del perseverare sulla forza delle figure..certe collocazioni
ormai..non dovrebbero più appartenere ad una politica innovativa che
dovrebbe guardare meno alle posizioni ideologiche di un tempo.. di
sicuro..ormai sfiorite.
Il
Cavaliere.. in qualità di presidente di Forza Italia.. torna a Roma
e riunisce i gruppi di Camera e Senato per portare quello che lui
stesso definisce un nuovo messaggio di attenzione verso i restanti
deputati e senatori. L'argomento principale pare essere quello delle
unioni civili..verso le quali si è espresso in tono favorevole pur
sottoponendo alcune avversità in proposito. Ma l'assicurazione del
leader di un partito che nel passato godeva di un'ampia maggioranza
resta il suo consueto impegno politico: La solita storia dell'obbligo
di contrapporsi al momento politico che vede Grillo e Renzi in prima
posizione.. attraverso un dovere in prima persona!... La solita
menata ormai ripetuta da tempo da parte di una certa politica del
passato ancora alla ribalta e cioè... quello di forzare sulla
retorica delle contrapposizioni come reazione..forzando soprattutto
sull'immagine e senza mai mettere in luce i veri programmi per
riforme più utili e funzionali.
Si
continua a parlare di una destra contrapposta ad una sinistra ed una
sinistra avversa ad un destra..in un gioco di posizioni che nulla di
buono continua ad offrire ad un Paese in cui crescono conflitti ed
anomalie. In questo gioco..come in una partita di calcio.. ambedue le
squadre vorrebbero conquistare il pubblico che attualmente vive
lontano dallo stadio in cui pare svolgersi una partita. Lo stadio..
in senso metaforico... è il consenso.. e naturalmente il pubblico
mancante sono i tantissimi che non vanno più al voto poiché
insoddisfatti. Giocare in tal modo con la politica significa non aver
ancora compreso quanto sia importante rinnovare l'ordinamento
politico istituzionale attraverso un metodo costruttivo più
funzionale. Un concetto che dovrebbe avere alla sua base il riscontro
con una governabilità più sicura, ma solo attraverso una
metodologia che guardi principalmente ad una riforma dei partiti ed
una differenziazione dei ruoli per evitare i perenni conflitti.
Inoltre un voto che sia legato a programmi certi e sicuri approvati
dal popolo cittadino al fine di mantenere quel rapporto con una
democrazia che prescinde da una illogica supremazia governativa.
Oggi
il Paese persevera sulla esaltazione delle figure poiché il sistema
stesso quasi lo impone! Dovrà invece affermarsi un nuovo sistema
attraverso riforme più appropriate e ben diverse da quelle che oggi
si vogliono imporre al fine di chiudere definitivamente la voce al
popolo sovrano. Riforme che possano condurre il Paese verso svolte
diverse, più innovative e conformi al processo di cambiamento che
una società globalizzata vive. L'operazione condotta da Renzi per
mano della sua ministra delle riforme percorre una strada ben diversa
ed è davvero strano che i cittadini non si accorgano.. o peggio..
restino incantati e lontani dal percepire cosa effettivamente sta
avvenendo ..rimanendo contemplati nelle immagini ..senza guardare in
profondità e comprendere il gioco nel quale sono tristemente
coinvolti..
Il
referendum sulle riforme costituzionali rappresenterà un risultato
importante, ma è certo che l'astuto premier Renzi conterà
soprattutto sull'ignoranza di quella minoranza dei pochi che andranno
a votare. Il sindaco d'Italia gioca la partita (poiché per lui
sempre e solo di partita si tratta) sull'effetto che potrebbe
riscuotere un governo su un esito negativo di tali riforme sulle
quali.. comunque...non ha mai avuto una precisa intenzione di entrare
nel merito: Gli ultimi dati..oltre a darci una maggioranza assoluta
sulla scarsa conoscenza di dette riforme da parte di coloro che
andranno al referendum.. ci regalano un modestissimo 45% di possibili
votanti..Avremo così la trasformazione in legge di un combinato di norme costituzionali ed istituzionali suggerita col beneplacido di una
enorme minoranza del Paese (che in gran parte le disconosce) Quale
espressione democratica potrà mai essere questa in una Nazione che
ritiene ancora di essere in un sistema di democrazia?
Nessun commento:
Posta un commento