14 gen 2016

manovre in attesa di un voto referendario non compreso dal paese..

di vincenzo cacopardo
Non perchè non si possa più parlare di Berlusconi..( personaggio che si è già espresso abbondantemente in politica)..ma il suo ripetuto ritorno in campo che dovrebbe passare anche dal rilancio di una strategia parlamentare...non può più tenersi vera in considerazione! La sua immagine appare ormai vecchia... offuscata ed è davvero strano che non ci si accorga di ciò ..operando per la ricerca di una diversa figura in quella posizione di centrodestra. Al di là del perseverare sulla forza delle figure..certe collocazioni ormai..non dovrebbero più appartenere ad una politica innovativa che dovrebbe guardare meno alle posizioni ideologiche di un tempo.. di sicuro..ormai sfiorite.
Il Cavaliere.. in qualità di presidente di Forza Italia.. torna a Roma e riunisce i gruppi di Camera e Senato per portare quello che lui stesso definisce un nuovo messaggio di attenzione verso i restanti deputati e senatori. L'argomento principale pare essere quello delle unioni civili..verso le quali si è espresso in tono favorevole pur sottoponendo alcune avversità in proposito. Ma l'assicurazione del leader di un partito che nel passato godeva di un'ampia maggioranza resta il suo consueto impegno politico: La solita storia dell'obbligo di contrapporsi al momento politico che vede Grillo e Renzi in prima posizione.. attraverso un dovere in prima persona!... La solita menata ormai ripetuta da tempo da parte di una certa politica del passato ancora alla ribalta e cioè... quello di forzare sulla retorica delle contrapposizioni come reazione..forzando soprattutto sull'immagine e senza mai mettere in luce i veri programmi per riforme più utili e funzionali.
Si continua a parlare di una destra contrapposta ad una sinistra ed una sinistra avversa ad un destra..in un gioco di posizioni che nulla di buono continua ad offrire ad un Paese in cui crescono conflitti ed anomalie. In questo gioco..come in una partita di calcio.. ambedue le squadre vorrebbero conquistare il pubblico che attualmente vive lontano dallo stadio in cui pare svolgersi una partita. Lo stadio.. in senso metaforico... è il consenso.. e naturalmente il pubblico mancante sono i tantissimi che non vanno più al voto poiché insoddisfatti. Giocare in tal modo con la politica significa non aver ancora compreso quanto sia importante rinnovare l'ordinamento politico istituzionale attraverso un metodo costruttivo più funzionale. Un concetto che dovrebbe avere alla sua base il riscontro con una governabilità più sicura, ma solo attraverso una metodologia che guardi principalmente ad una riforma dei partiti ed una differenziazione dei ruoli per evitare i perenni conflitti. Inoltre un voto che sia legato a programmi certi e sicuri approvati dal popolo cittadino al fine di mantenere quel rapporto con una democrazia che prescinde da una illogica supremazia governativa.
Oggi il Paese persevera sulla esaltazione delle figure poiché il sistema stesso quasi lo impone! Dovrà invece affermarsi un nuovo sistema attraverso riforme più appropriate e ben diverse da quelle che oggi si vogliono imporre al fine di chiudere definitivamente la voce al popolo sovrano. Riforme che possano condurre il Paese verso svolte diverse, più innovative e conformi al processo di cambiamento che una società globalizzata vive. L'operazione condotta da Renzi per mano della sua ministra delle riforme percorre una strada ben diversa ed è davvero strano che i cittadini non si accorgano.. o peggio.. restino incantati e lontani dal percepire cosa effettivamente sta avvenendo ..rimanendo contemplati nelle immagini ..senza guardare in profondità e comprendere il gioco nel quale sono tristemente coinvolti..
Il referendum sulle riforme costituzionali rappresenterà un risultato importante, ma è certo che l'astuto premier Renzi conterà soprattutto sull'ignoranza di quella minoranza dei pochi che andranno a votare. Il sindaco d'Italia gioca la partita (poiché per lui sempre e solo di partita si tratta) sull'effetto che potrebbe riscuotere un governo su un esito negativo di tali riforme sulle quali.. comunque...non ha mai avuto una precisa intenzione di entrare nel merito: Gli ultimi dati..oltre a darci una maggioranza assoluta sulla scarsa conoscenza di dette riforme da parte di coloro che andranno al referendum.. ci regalano un modestissimo 45% di possibili votanti..Avremo così la trasformazione in legge di un combinato di norme costituzionali ed istituzionali suggerita col beneplacido di una enorme minoranza del Paese (che in gran parte le disconosce) Quale espressione democratica potrà mai essere questa in una Nazione che ritiene ancora di essere in un sistema di democrazia?  

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