11 feb 2016

A proposito delle libertà politiche..

di vincenzo cacopardo

Su "Italia oggi" l'Esposto-denuncia di Domenico
 Cacopardo

Un esposto contro il Movimento 5Stelle..reo di aver fatto scrivere «nero su bianco» (in un documento fatto firmare agli aspiranti candidati del Movimento) l’impegno a versare 150.000 a titolo di multa da parte di chi dissente. Domenico Cacopardo fa riferimento all'articolo 67 della Costituzione che così espone «Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.» Una norma che, come lo stesso asserisce, per comune accettazione anche giurisprudenziale e, in molti casi, per recepimento esplicito negli statuti di regioni e comuni, si applica a tutti coloro che esercitano mandato popolare in assemblee elettive.
A tal proposito il consigliere Cacopardo cita l’art. 610 del codice penale relativo alla violenza privata e l’art. 629 dello stesso codice che definisce il reato di estorsione.

Al di là del fatto che il cugino Domenico ha tutto il diritto di promuovere esposti di tal genere, e lontani dal voler tutelare certe indifendibili procedure dettate dal leader del Movimento Casaleggio, mi sembra davvero fin troppo pretestuoso sporgere tali denunce da parte di chi non esercita alcun ruolo politico nello stesso Parlamento. Non me ne vorrà il cugino se appare ancora più incomprensibile il meravigliarsi di tali interventi promossi in seno ad una organizzazione politica per salvaguardare la linea politica di un intero Movimento, quando nel Parlamento attuale accade di tutto e di più.. in un gioco di scambi di poltrone e posti di potere che potrebbe persino non escludere prebende sottobanco: Un Parlamento definito persino non costituzionale.. circondato da istituzioni cariche di continue anomalie e dove perseverano sconfinati conflitti governativi.

Se a questo aggiungiamo il richiamo alla Carta Costituzionale ormai trattata dallo stesso Premier e dalla sua complice ministra, come fosse Carta straccia..attraverso riforme imposte e non dettate attraverso una legittima Costituente, il doppio ruolo ambiguo di un Premier mai votato dal popolo, l'ormai perduto raccordo tra Parlamento e Governo.. e la mancanza di una vera figura di garanzia a difesa dei valori primari di una Costituzione, l'esposto di Domenico potrebbe apparire futile ed inconsistente.

Si..è vero tutto nelle regole! Ma regole poco chiare e meno definite.. poiché non rapportate ai tempi ed all'evoluzione che ha avuto un certo modo di far politica, ed il cui combinato tra di esse.. riscontra un pasticcio tale da mettere in crisi ogni funzionamento...

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