di vincenzo cacopardo
Il nostro ministro degli esteri Gentiloni
dichiara che l’utilizzazione di Sigonella non è il preludio ad un
intervento militare; le
autorizzazioni sono la conferma di un’intesa operativa tra Italia
e Stati Uniti. Inoltre le missioni sono limitate ad un antiterrorismo
generale.”
Di fronte alle operazioni che si stanno
svolgendo a Sigonella quelle del ministro sembrano parole per voler
svilire ed attenuare qualcosa che appare di tutt'altra
interpretazione: Se è vero che i droni dovranno essere usati a solo
scopo difensivo è anche vero che sarà assai difficile poterlo
giustificare e farlo comprendere ai terroristi.. ed in questo senso
la nostra Nazione, pur non volendo, di fronte ad un Islam
ripetutamente bombardato da altre Nazioni alleate, potrebbe manifestare di
entrare a far parte diretta di una guerra per la quale aveva ribadito
di non voler procedere.
A Palazzo Baracchini
(ministero Difesa) si sostengono posizioni davvero imbarazzanti..
poiché, permettendo ai droni americani di intervenire solo a difesa
delle forze speciali, non si fa che mettere in seria discussione
l'operato di un Paese che inizia ad assumere posizioni poco chiare e
per certi versi persino ipocrite: Sappiamo bene quale difficoltà vi
possa essere in azioni che da difesa.. possono ribaltarsi in
attacchi..Resta difficile persino in termini di tempistica poter
valutare le azioni attraverso scambi e telefonate tra la task
force nel territorio.. ed il campo di decollo siciliano. Nei
fatti la situazione potrebbe assumere contorni più tetri e
pericolosi soprattutto per la nostra isola che, oltre ad accogliere
il maggior numero di immigrati, potrebbe essere costretta a subire
forti reazioni terroristiche.
Il nostro Paese dovrebbe
assumere posizioni più chiare ed ove vi fosse l' insensato trasporto
ad inserirsi in una guerra, deve quantomeno predisporsi per una
difesa più consona. La Sicilia..per via della base di Sigonella,
rimane molto esposta di fronte ai territori più caldi ed in tal
senso resta più indifesa e costretta, ma sembra che nessun politico
locale alzi la voce in direzione di queste ambigue posizioni del
governo centrale che intende procedere nel silenzio e nella confusione
più generale...E forse.. è proprio l'”ambiguità” quella che
permane e che tanto piace alla figura di chi oggi governa l'isola!
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