arriva
il bail-in che libera gli istituti pubblici ed
intrappola il privato
cittadino
di vincenzo cacopardo
C'è caos
e tanto disorientamento in questi ultimi giorni nel governo: Il disordine
è portato dalle delicate questioni riguardanti le banche fallite e
la legge sulle adozioni gay. Se a queste difficili questioni
aggiungiamo il deprecabile operato a danno di Ilva Sapora..capo del
cerimoniale..(sollevata dall'incarico senza che nessuno in seno al
governo si assumesse una ben che minima responsabilità sull'inusuale
e becero gesto di copertura delle statue al museo capitolino), si
chiude un cerchio assai imbarazzante per la spregiudicata attività
di un premier che pare solo imporre con superficialità e fretta.
Ma
è sicuramente il fallimento delle banche
a destare preoccupazione e maggior fastidio alla figura di Renzi.. poiché i cittadini
oggi non si sentono per nulla protetti dalle ultime operazioni
proposte e sostenute dal governo.Qualcuno come
Cladio
De Rose, presidente onorario e procuratore generale emerito della
Corte dei Conti sostiene che bail-in è «del
tutto incostituzionale, per contrasto con l'articolo 47 della
Costituzione, secondo il quale la Repubblica incoraggia e tutela il
risparmio in tutte le sue forme».
Il presidente sostiene anche che la conversione forzosa delle azioni e
delle obbligazioni in titoli di minor valore e il prelievo forzoso
dei conti correnti sopra i 100 mila euro, senza contropartite «non
incoraggia né tutela il risparmio».
Si richiama persino all'articolo 3 della Costituzione.. poichè c'è
una disparità di trattamento tra i depositanti, gli azionisti e gli
obbligazionisti. Questi ultimi, infatti, ottengono una
contropartita..mentre i primi no. Il prelievo sui conti correnti
appare quindi
«un
vero e proprio esproprio senza indennizzo, non motivato da un
interesse generale, ma al dichiarato fine di soccorrere specifici
soggetti privati».
(In questo caso il contrasto è con l'articolo 42 della Costituzione,
quello che tutela la proprietà privata.)
Questo
strano espediente del bail-in
(direttiva anche sostenuta dall'Europa) in sostanza si rivela come un
marchingegno assai eccentrico..poichè stabilisce di salvare le
banche dai pubblici poteri..e nel contempo fa gravare sui correntisti
privati i costi degli Istituti in difficoltà. Non pagherà il
sistema bancario ..ma solo i malcapitati privati! Non si può
certamente definire giusto un sistema che continua a scaricare sui
cittadini i danni di operazioni ripetutamente volute da istituzioni
pubbliche..operazioni che spesso arricchiscono alcuni personaggi che
presiedono questi stessi istituti!
Insomma...
un vero osso duro per un Premier che continua ad esprimere l'ipocrita serenità con l'usuale forza di una comunicazione ricca di
slogan! Sembra.. piuttosto.. che i sondaggi registrino una fase
discendente per il sindaco d'Italia, rispetto ai risultati
entusiasmanti del 40% conquistati alle Europee 2014. Secondo le
rilevazioni di qualche Istituto.. il rottamatore fiorentino appare in
grandi difficoltà..Questo non deve farci per nulla contenti, ma
mette un punto deciso sull'attività eccessiva di chi sembra
procedere con spocchiosa alterigia verso riforme che non appaiono per
nulla a favore di uno Stato che si dichiara democratico.
Un
sondaggio pare anche raccontarci che i «no» al referendum sulla
riforma del Senato sarebbero in vantaggio rispetto ai sì e questo
(malgrado riesca difficile crederlo) vorrebbe dire che vi è un
buon numero di cittadini che rimane più attento, più informato e critico
sull'andamento delle riforme costituzionali.
Nessun commento:
Posta un commento