Le infinite fiducie.. di chi ormai appare oltremodo sfiduciato
di vincenzo cacopardo
Non
so se si possa definire davvero storica la
giornata che ha visto al Senato liquidare una maggioranza in favore
di una legge Cirinnà decapitata nella parte riguardante la
stepchild, ma sicuramente il quadro ci ha regalato un governo poco
stabile e non più identico: Una cosa è essere appoggiati negli
emendamenti dai voti di Verdini..un'altra è essere sostenuti con una
fiducia! Una sottile differenza che deve far riflettere non poco
chi, come il Capo di Stato, dovrebbe forse aprire un profondo dialogo
col Premier.
Se
Matteo Renzi esulta
per il risultato raggiunto...nel suo Pd i malumori crescono: il tutto
sembra essere stato condotto con poco senso politico ed assoluta
sprovveduta capacità nei rapporti con gli altri Partiti: Doveva
essere chiaro che un canguro avrebbe posto il Movimento 5 Stelle in
un atteggiamento diverso sul principio.. come era evidente pensare
alle note opposizioni di NCD, ma quello che non si può di certo
tollerare è il rifugiarsi in un voto di fiducia ben sapendo che si
poteva sperare nei voti di Verdini..il quale, con tale gesto,
potrebbe chiedere presto il suo conto.
Malgrado
le risposte
della sapientona Serracchiani.. vice segretaria del PD....la
motivazione appare chiara: Senza un comodo canguro che avrebbe posto
fine agli emendamenti, si sarebbe approfondito un dibattito poco
conveniente sulla materia..ponendo difficoltà allo stesso testo
integrale in discussione riguardante la legge Cirinnà. Il canguro
però non è stato per niente digerito da un Movimento 5Stelle che,
nel bene o nel male, guarda ai principi del dibattito
parlamentare..con molta più attenzione e garanzia del dialogo.
Renzi
e la sua ministra Boschi minimizzano
sulla portata dei voti verdiniani, ma oggi un governo di maggioranza
di una volta non esiste più e la prova provata rimane proprio questa
votazione..il primo voto di fiducia appoggiato da Verdini (corrente
di destra ex berlusconiana)
Ricordiamo
che lo strumento della fiducia viene
usato dal Governo per compattare la maggioranza parlamentare che lo
sostiene o per evitare l'ostruzionismo dell'opposizione. L'istituto
si ricollega al rapporto fiduciario
che
lega il mandante (Parlamento) al mandatario (Governo), mediante
l'approvazione della mozione di fiducia che lo immette nei pieni
poteri di direzione dell'Esecutivo: Il rapporto di fiducia della
maggioranza politica governativa ormai è del tutto mutato. Ma sembra
che in questo Paese tutto sia lecito e concesso a Renzi..e nessuno rende più garanzie politiche..Tutto pare esser concesso a chi
continua ad usare il metodo spicciolo delle fiducie in modo costante
e persino fazioso!
Nessun commento:
Posta un commento