27 feb 2016

I Verdiniani proteggono un governo debole al Senato


Le infinite fiducie.. di chi ormai appare oltremodo sfiduciato
di vincenzo cacopardo

Non so se si possa definire davvero storica la giornata che ha visto al Senato liquidare una maggioranza in favore di una legge Cirinnà decapitata nella parte riguardante la stepchild, ma sicuramente il quadro ci ha regalato un governo poco stabile e non più identico: Una cosa è essere appoggiati negli emendamenti dai voti di Verdini..un'altra è essere sostenuti con una fiducia! Una sottile differenza che deve far riflettere non poco chi, come il Capo di Stato, dovrebbe forse aprire un profondo dialogo col Premier.

Se Matteo Renzi esulta per il risultato raggiunto...nel suo Pd i malumori crescono: il tutto sembra essere stato condotto con poco senso politico ed assoluta sprovveduta capacità nei rapporti con gli altri Partiti: Doveva essere chiaro che un canguro avrebbe posto il Movimento 5 Stelle in un atteggiamento diverso sul principio.. come era evidente pensare alle note opposizioni di NCD, ma quello che non si può di certo tollerare è il rifugiarsi in un voto di fiducia ben sapendo che si poteva sperare nei voti di Verdini..il quale, con tale gesto, potrebbe chiedere presto il suo conto.

Malgrado le risposte della sapientona Serracchiani.. vice segretaria del PD....la motivazione appare chiara: Senza un comodo canguro che avrebbe posto fine agli emendamenti, si sarebbe approfondito un dibattito poco conveniente sulla materia..ponendo difficoltà allo stesso testo integrale in discussione riguardante la legge Cirinnà. Il canguro però non è stato per niente digerito da un Movimento 5Stelle che, nel bene o nel male, guarda ai principi del dibattito parlamentare..con molta più attenzione e garanzia del dialogo.

Renzi e la sua ministra Boschi minimizzano sulla portata dei voti verdiniani, ma oggi un governo di maggioranza di una volta non esiste più e la prova provata rimane proprio questa votazione..il primo voto di fiducia appoggiato da Verdini (corrente di destra ex berlusconiana)

Ricordiamo che lo strumento della fiducia viene usato dal Governo per compattare la maggioranza parlamentare che lo sostiene o per evitare l'ostruzionismo dell'opposizione. L'istituto si ricollega al rapporto fiduciario che lega il mandante (Parlamento) al mandatario (Governo), mediante l'approvazione della mozione di fiducia che lo immette nei pieni poteri di direzione dell'Esecutivo: Il rapporto di fiducia della maggioranza politica governativa ormai è del tutto mutato. Ma sembra che in questo Paese tutto sia lecito e concesso a Renzi..e nessuno rende più garanzie politiche..Tutto pare esser concesso a chi continua ad usare il metodo spicciolo delle fiducie in modo costante e persino fazioso!



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