di vincenzo cacopardo
In un articolo su “Italia Oggi”
Domenico Cacopardo scrive di poteri forti che cercano di tenere
asservito il nostro Paese.... Il Consigliere rappresenta in modo esplicito una
manovra contro l'Italia accennando a tutti coloro cui, l’interesse
nazionale rappresenta una vera bestemmia.
Cacopardo fa
riferimento ad una chiara «Ideologia del tradimento»
e alla sua frequente attuazione, verso coloro che si rappresentano
come i peggiori nemici dell’Italia... difendendo a spada tratta
l'operato del Premier Renzi. Nel suo articolo accenna anche ad un
detto inglese: «Right or wrong it’s my country», giusta o
sbagliata è la mia patria. Una frase, scrive, che resta
inimmaginabile nel bel Paese.
Bisogna però riflettere con
attenzione sulla condotta operata da Renzi in queste ultime
settimane. Vi è stato un chiaro segno di cambiamento nei rapporti
con l'Europa.. a parer mio (conoscendo l'opportunismo del sindaco
d'Italia) generato da una sua evidente perdita di consenso nel proprio
Paese: Renzi ha compreso quanto importante fosse il momento per opporsi ai parametri
dettati da un'Europa a trazione Merkel, un atteggiamento che gli
avrebbe reso maggiori vantaggi in termini di consensi interni. Rimane
il fatto che per ben due anni ha “scodinsolato” appresso
all'Unione sacrificando la nostra Nazione in un gioco oppressivo di
principi economico finanziari che hanno determinato solo
sacrifici..Solo adesso sembra accorgersene?
Se a questi aggiungiamo
l'assenza totale per un piano per il meridione..i continui bonus e le
perseveranti regalie per determinate categorie ..la mancata
lungimiranza sulla questione immigrati..le terrificanti riforme che
paiono deformare i principi costituzionali di base..la quantità di
manovre quasi tutte in deficit.. e la totale mancanza di idee circa
gli investimenti per la crescita...riesce davvero difficile non poter
giustificare il cambio di atteggiamento di un'Europa che potrebbe
anche non vederlo più credibile.
Renzi ha avuto due anni per
rimettere a posto i conti e far crescere l'economia..inoltre ha
seguito una strada di riforme costituzionali pessima.. dettata solo
da principi di semplificazione poco utili ad un sistema di
democrazia..Ha spaccato il Paese in due in modo sempre più deciso
trascurando ogni entità qualitativa del Sud..ha determinato un
maggior dissapore disgregando e non integrando il suo popolo. Ma
forse questi sono concetti poco importanti per Domenico che guarda
con occhio più pragmatico.. e comunque se quello che conta sono i
numeri è a tutti evidente come il suo modo di procedere anche sulle
riforme del lavoro abbia generato assai poco.. rimanendo una delle
tante manovre in debito..(se è vero che 750.000 sono i posti che
da tempo determinato si sono trasformati in indeterminato è anche
vero che ad oggi sono costati la bellezza di 6 miliardi) e
dovremo anche aspettare la fine dei tre anni per sapere quanti di
questi verranno riattivati..Tutto ciò malgrado il regalo fatto da Draghi col quantitative easing che ha portato liquidità nelle banche frenando lo spread
Quello di Renzi è sempre un ingiustificabile gioco
politico di attese!..
Non si tratta dunque... come
semplicisticamente vorrebbe far intendere Domenico.. di voler tradire
gli interessi del proprio Paese..nè di schierarsi aprioristicamente
a sfavore del nostro primo ministro in un gioco che vede un'Europa già di
per se sicuramente manchevole nell'organizzazione, ma di percepire
quanto di poco vi sia di costruttivo nell'azione politica di chi si
agita come il Premier creando spesso polvere e poca utile
concretezza...se non affidandosi alla fretta ed alla superficialità
delle poche idee.
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