4 mar 2016

Monti, figura meno politica..molto pragmatica..e contraddittoria

di vincenzo cacopardo
Ogni qual volta viene intervistato rimane alquanto enigmatico ed a volte..persino oscuro nelle risposte.. Risposte volutamente contenute, ma sicuramente dentro i contorni di un pragmatismo tipico di chi ha sempre operato nello spazio di una economia internazionale sempre più condizionata da stereotipi e parametri. Mario Monti è un personaggio che l'Italia ormai fa fatica a digerire per via del suo premierato condotto nel Paese in tono di eccessiva austerità. Ma il suo contegno appare sempre più legato allo specifico interesse di rimanere granitico.. ancorato nella vetrina mediatica della politica.

Il suggerimento per candidarsi a Premier gli venne offerto anche dalle organizzazioni politiche internazionali in forza di quell'antipopulismo nascente.. ma di certo anche in favore di un chiaro europeismo: In questo percorso, Monti, avrebbe dovuto guidare una coalizione che includeva i partiti maggiori compreso il Carroccio.

Quando fu sistemato comodamente nella poltrona rossa del Senato dall'allora presidente Napolitano in qualità di senatore a vita..sembrava che il suo ruolo si limitasse solo alla posizione di Capo di un nuovo governo di soccorso, ma subito dopo... il professore Monti.. ha preteso di edificare un Movimento denominato Scelta Civica: Una organizzazione politica..oggi quasi del tutto disciolta.. che si proponeva di condurre una nuova politica diretta verso una profonda innovazione dialettica riformatrice.

La sua nomina a senatore a vita doveva poter dare forza ad un progetto che avrebbe dovuto coinvolgere il nostro Paese in un preciso piano di risanamento, tuttavia sarebbe necessario poter fare una precisazione sull’operato che a tali particolari senatori spetterebbe, promuovendo una critica in proposito... dato che l'organo da cui ripetono la loro legittimazione ed i titoli che giustificano la loro presenza nel Senato.. suggeriscono una partecipazione più istituzionale che politica. In quest'ottica, il buon gusto costituzionale dovrebbe consigliare loro di astenersi da forme di milizia attiva, dalla cosiddetta "politica calda".

Subito dopo.. infatti..abbiamo potuto constatare con quale premura il professore Mario Monti, si sia impegnato verso quella “politica calda” approfondendo tra l'altro temi caldi come quello delle contrapposizioni (destra-sinistra) facendone quasi una bandiera come principio del suo Movimento che riuscì a ricevere consensi(grazie anche alla forza del suo premierato) per oltre il 10%.

Molti politici avevano creduto ad una ventata di cambiamento che proprio una lotta contro le storiche contrapposizioni, avrebbe di certo potuto portare: Si trattava di cambiare un pensiero ed anche un sistema in senso propositivo ed a favore di una attività parlamentare più efficiente e determinata. Quella di Monti veniva anche considerata una politica di testa..diversa da quella definita politica di pancia. Per tanti che lo seguivano guardando alla ricerca ed allo studio della funzionalità della politica, sentir parlare Monti di idee o di sistema politico da cambiare..come lui ripeteva: dal classico schema orizzontale destra-sinistra.. suonava come sentore di vera innovazione..un vero inaspettato piano verso un rivoluzionario cambiamento.

Nell’ascoltarlo durante la sua esposizione programmatica davanti ai giornalisti, sembrava immerso con enfasi in un campo distinto..quasi non fosse il tecnico voluto dal nostro Capo dello Stato..ma, una figura nuova che pareva proporsi per dimostrare ulteriori capacità nascoste, capacità che forse, fino a prima, non tutti si aspettavano…

Oggi, anche se difficilmente potremmo giustificare il suo operato passato come premier di soccorso, possiamo persino accorgerci di quanto della sua particolare “politica calda” che si era proposta di abbattere quel muro delle contrapposizioni ideologiche..non sia rimasto alcunchè: Era senza dubbio una proposta valida che avrebbe dovuto avere un seguito attraverso una precisa ricerca in seno al suo movimento, ma che si rivelò subito dopo solo un bluff: La realtà odierna lo vede, infatti, contraddittoriamente agganciato ad un sistema bipolare (e quindi di chiara contrapposizione) supportato e condiviso nell'opera di Renzi attraverso le pessime riforme costituzionali combinate con una delle peggiori leggi elettorali.

Era dunque tutta una bufala? Ha vinto l'incoerenza? Quel suo fiuto politico sembra essersi disperso e Monti appare sempre più un calcolatore al servizio di un sistema alquanto malato..Un altro simbolo dell'opportunismo politico in questo Paese che non finisce mai di stupire. Non è di certo la “politica calda” quell'arte e quel requisito che ha fatto credere di possedere!




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