Domenico
Cacopardo su Italia Oggi scrive:
Il
cuore dello scontro in corso in Italia è piuttosto semplice: da un
lato c'è il progetto politico di una nuova generazione di
governanti, capeggiata da Matteo Renzi, di innovare profondamente il
sistema repubblicano, rendendo i processi decisionali analoghi a
quelli in essere nelle altre grandi democrazie occidentali.
Dall'altro,
il complesso di interessi avvinghiati a un'organizzazione statuale
nella quale anche le più sparute minoranze, le più scarne
corporazioni hanno diritto di veto e, quindi, potere di ricatto.
Una
concezione ben interpretata da Enrico Berlinguer (peraltro contrario
al bicameralismo), quando sosteneva che il Paese non si può
governare con il 51%, in una visione della democrazia italiana che
riproponeva il modello del Cnl, il Comitato di Liberazione Nazionale
che comprendeva tutte le forze antifasciste.
La
Storia si è incaricata di sconfiggere l'idea di una democrazia
consociativa, causa ed effetto del degrado della prima e della
seconda Repubblica, le cui evoluzioni sono accomunate dal diffondersi
dalla corruzione e, in modo particolare la seconda, di quella
particolare forma di corruzione che si chiama trasformismo, il
continuo passaggio di esponenti politici da uno schieramento
all'altro. In definitiva, le forze in campo si confrontano sul
cambiare (sul serio, non perché tutto rimanga come prima) e sul
rimanere com'eravamo e come siamo.In questa ottica, i termini di
quello che viene presentato come il conflitto tra politica e
magistratura si ridimensionano e rientrano nella fisiologia del
confronto istituzionale.
Ecco!...
è proprio su parole come "innovare" che non si può mai essere
d'accordo con Domenico, poiché innovare deve voler significare guardare al futuro in termini di
efficienza e funzionamento..vuol dire modificare
in meglio e nel caso specifico della Costituzione di una repubblica
democratica.. oltre a cercare di condurre una società verso una
giustizia sociale..occorre
rendere ragione al termine democrazia. ..Altrimenti è troppo facile
abbindolare i cittadini con i monotoni annunci sui finti risparmi e
le veloci risolutive semplificazioni...come lo è ergersi a falso
innovatore!
Se
come afferma il Consigliere Cacopardo può essere vero che “il
complesso di interessi avvinghiati a un'organizzazione statuale nella
quale anche le più sparute minoranze, le più scarne corporazioni
hanno diritto di veto e, quindi, potere di ricatto”...è
altrettanto vero che è assolutamente insostenibile ogni principio di
democrazia che pensi di poter affermare una qualsiasi governabilità
dall'alto..ed ancora peggio è il fatto che un governo hic et nunc
decida di cambiare un Carta costituzionale a suo piacimento (anche attraverso fiducie).
E' vero che nella democrazia esistono maggioranze e minoranze, ma queste non restano mai fissate in eterno poiché mutano col tempo ed in base alle circostanze. Il concetto maggioranza- minoranza è uno di quei criteri che non rende più ragione all'andamento della politica! Oggi la politica deve muoversi in un contesto diverso ..più dinamico.. senza costruire muri tra maggioranza e minoranza, ma nella ricerca continua delle idee e delle soluzioni...La cosiddetta maggioranza deve determinarsi in base al momento..altra cosa deve essere governare! I sistemi maggioritari purtroppo hanno arrecato un detrimento e contrastano con i valori di una democrazia i cui principi..pur rimanendo quelli legati alla volontà dei popoli, devono restare accesi in uno svolgimento persistente aperto e mutevole nel tempo. Ma questi forse sono pensieri assai lontani dalla realtà odierna di una politica che non sembra voler leggere oltre il proprio naso...Tanti politici oggi non riuscirebbero nemmeno a percepirli tanto sono avanzati!
La risposta di chi la politica la interpreta come Renzi sembra restare rinchiusa in questo ristretto concetto: "non mi fanno governare..quindi sono costretto a limitare gli spazi ed i principi di una democrazia"..quando invece dovrebbe essere:"Osservo i principi di una democrazia al fine di governare bene per tutti" Quello che tuttavia è importante sottolineare è la mancanza totale di uno sguardo verso la ricerca di nuove formule dell'ordinamento politico che guardino davvero all'innovazione attraverso la forza di una nuova forma mentis e non le solite posizioni contrapposte destra-sinistra che poi riconducono tutti verso un centro moderato..generando le consuete anomalie dovute dai molteplici conflitti.
E' vero che nella democrazia esistono maggioranze e minoranze, ma queste non restano mai fissate in eterno poiché mutano col tempo ed in base alle circostanze. Il concetto maggioranza- minoranza è uno di quei criteri che non rende più ragione all'andamento della politica! Oggi la politica deve muoversi in un contesto diverso ..più dinamico.. senza costruire muri tra maggioranza e minoranza, ma nella ricerca continua delle idee e delle soluzioni...La cosiddetta maggioranza deve determinarsi in base al momento..altra cosa deve essere governare! I sistemi maggioritari purtroppo hanno arrecato un detrimento e contrastano con i valori di una democrazia i cui principi..pur rimanendo quelli legati alla volontà dei popoli, devono restare accesi in uno svolgimento persistente aperto e mutevole nel tempo. Ma questi forse sono pensieri assai lontani dalla realtà odierna di una politica che non sembra voler leggere oltre il proprio naso...Tanti politici oggi non riuscirebbero nemmeno a percepirli tanto sono avanzati!
La risposta di chi la politica la interpreta come Renzi sembra restare rinchiusa in questo ristretto concetto: "non mi fanno governare..quindi sono costretto a limitare gli spazi ed i principi di una democrazia"..quando invece dovrebbe essere:"Osservo i principi di una democrazia al fine di governare bene per tutti" Quello che tuttavia è importante sottolineare è la mancanza totale di uno sguardo verso la ricerca di nuove formule dell'ordinamento politico che guardino davvero all'innovazione attraverso la forza di una nuova forma mentis e non le solite posizioni contrapposte destra-sinistra che poi riconducono tutti verso un centro moderato..generando le consuete anomalie dovute dai molteplici conflitti.
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