8 giu 2016

Le strategie opportuniste di un premier in difficoltà

di vincenzo cacopardo
Dopo il primo turno della amministrative, Matteo Renzi non perde occasione per escogitarne una delle sue! Mollare (o..forse.. fingere di mollare) l'alleato Verdini...Siamo su un teatro delle comiche!... Lo aveva poco prima pubblicamente ringraziato per il supporto avuto circa l’approvazione della riforma costituzionale, quella sull’Italicum e sulla legge sulle unioni civili, e adesso lo scarica frettolosamente. Una manovra di chi pare di affogare giorno per giorno per colpa della propria ostinata presunzione e supponenza. Una mossa opportunista (come tante delle sue) che.. seppur contraddittoria.. lo fa sperare di poter riottenere un consenso per il ballottaggio da quella parte della sinistra ormai delusa da quello strano legame che in Senato gli ha reso sostegno...

Era immaginabile che, malgrado il suo perenne ottimismo, la sua esagerata prosopopea non gli avrebbe reso risultati positivi. Adesso..dopo Roma.. persino Milano e Torino rischiano di cadere dal la forza del potere del suo Partito. Renzi si è spinto troppo in là..ha preteso di esercitare contemporaneamente i due ruoli per avere maggior forza..ha diviso con troppa arroganza il Paese e quello che tanti suoi fedeli vedono oggi come “un disastro totale” al quale sarà difficile porre rimedio..potrà vedere la sua definitiva fine nella celebrazione del referendum costituzionale di Ottobre..con una possibile vittoria dei NO.

Se il premier fiorentino che vorrebbe apparire come uno statista.. ancora oggi non è riuscito a percepire che questo atteggiamento di sfida difficilmente potrà risultare vittorioso..gli manca di sicuro una visione più completa della società! Quella competitività che lui stesso ha sempre dichiarato di poter ridare al Paese.. non ha nulla a che fare con le sue pessime riforme! Riforme che ad oggi non hanno portato nulla di buono soprattutto nel Sud del territorio!

Qualcuno ancora pensa che la distruzione di un consistente centro moderato possa mettere fine della democrazia parlamentare... Come se il problema fosse solo incentrato sulla moderazione: E' proprio la condotta del governo Renzi sull'iter delle riforme (soprattutto nel metodo).. che non ha mai mostrato rispetto ed alcun atteggiamento moderato!..Per non parlare poi del merito delle riforme costituzionali che sono di certo la strada più diretta per la completa fine di una democrazia parlamentare.

Dare di tutto ciò la colpa a Grillo ed il suo Movimento (seppure inesperto) appare proprio ridicolo...La gente esprime il suo voto anche per le condizioni in cui il sistema odierno ci ha costretto! Il futuro cresce con l'innovazione ..ed il sistema si è ormai incancrenito..Che ben vengano i nuovi..anche se meno accorti ..purchè si cambi, si appresti un nuovo funzionamento della politica e sparisca anche il lerciume!...Se poi non dovessero esser capaci avranno di certo aperto nuove brecce dando possibilità ad altri..forse meno supponenti.



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