23 set 2016

Le considerazioni di Enzo Coniglio



LE OLIMPIADI ROMANE


La decisione della Sindaco di Roma di non essere interessata ad organizzare le Olimpiadi, può essere "discutibile" come ogni altra scelta. Discutiamone quindi con assoluta serenità e a bassa voce per non farci stordire dalle più grosse castronerie o, peggio ancora, per non lasciarci manipolare.
IO AVREI ASSUNTO LA STESSA DECISIONE DELLA RAGGI
e non perché non mi sentirei capace o non avrei voglia di lottare, ma PER I SEGUENTI MOTIVI:
1. Roma sta appena ora cercando di risollevarsi da decenni di malgoverno e cattiva gestione dei servizi essenziali;
2. La sua classe dirigente risulterebbe compromessa e inadeguata e priva di una leadership programmatica e progettuale in settori chiave;
3. Roma ha un debito mostruoso di ben 13 MILIARDI e se fosse una azienda privata sarebbe già fallita!
4. In queste condizioni, sarebbe da folli impelagarsi nella organizzazione di una Olimpiade. È un atto di realismo e di coerenza gestionale il decidere di non candidarsi ora, perché non rientra nelle priorità.
UN'ULTIMA ANNOTAZIONE AL MARGINE NON MENO IMPORTANTE CHE LA RAGGI FA BENE A TENER PRESENTE: È alla sua prima esperienza gestionale e, cosa ancora peggiore, fa parte di un Movimento molto giovane che solo ora si sta dando regole accettabili in termini di gestioni conflittuali e complesse. E non ha certo una solida esperienza gestionale.
È quindi prudente attendere il prossimo turno senza patemi d'animo e con piena disponibilità a collaborare affinché Roma cambi in meglio e nel minor tempo. CON SANO REALISMO POLITICO E GESTIONALE
Enzo Coniglio

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