16 set 2016

Parisi ripete una vecchia narrazione politica?


di vincenzo cacopardo
Stefano Parisi, su espresso mandato di Silvio Berlusconi intende rilanciare un'area moderata alternativa al centrosinistra..per ricomporre quell'area liberale dispersa ormai da tempo. Malgrado si teorizzi la necessità di andare oltre le logiche di Partito per ricostruire un ideale che vorrebbe apparire nuovo, in questa sua iniziativa vi si riscontrano tre indicazioni retoriche e stantie che non possono più convincere il popolo italiano e sulle quali si potrebbe riflettere: Area moderata- alternativa al Centrosinistra- ricomposizione di un'area liberale.

L'Area moderata ..pare ormai l'abituale musica proposta da decenni al Paese per mantenere un consenso soprattutto da parte di quella società borghese ormai quasi inesistente o mal ridotta. Il presupposto della moderazione non appartiene più da tempo ad un preciso Partito sia che esso sia di destra o di sinistra. Tutti ormai usano la moderazione a modi convenienza..Un termine adoperato fin troppo spesso con poca coerenza per correre verso il Centro in un'area che non appartiene a chi, di contro, dovrebbe assumere posizioni precise.

Alternativi al Centrosinistra : Un altro modo di esprimersi per non dire nulla di politicamente valido, poiché resta chiaro che se un Partito ha i suoi principi di Destra, non può che ritrovarsi opposto ad una Sinistra! Quando ci si oppone ad un Partito..in realtà non si dice nulla di nuovo ..una antitesi che dura da secoli e che non produce altro che reazioni inutili.

Ricomposizione di un'area liberale: Liberale rispetto a cosa? Ma non abbiamo fin troppe libertà senza buone regole? Un concetto ormai desueto appartenente ad un tempo in cui le condizioni politiche e sociali erano più arretrate, il cammino verso la libertà era più lento e accidentato. Al di là di una ipotetica ricomposizione desiderata da un nuovo soggetto politico di destra, sappiamo che un “pensiero liberale” politico moderno non può che tendere a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.... Un azione politica di un pensiero che riconosce all’individuo un valore autonomo, Una condizione persino contrastata da parte delle regole di una Comunità Europea tendenti a dare forza sui prevalenti ed asettici parametri finanziari...Tuttavia anche questo pensiero liberale, oggi, non è più prerogativa di un solo schieramento politico. E' pensabile che la ricerca di una libertà intesa come vorrebbe farla intendere un innovato Partito di destra potrebbe facilmente esplodere in un radicale liberalismo.

In un certo senso, Parisi, sembra rispolverare con monotonia un vecchio e desueto pensiero liberale e di reazione... tendente al popolare.. riservandosi comunque il beneficio di un'area moderata centrista.. per continuare col vecchio ritornello verso riforme in uno stato di confusione che non può di certo risolvere i veri problemi del funzionamento politico..insomma.. potrebbe scaturire in un'altra invenzione di Partito papocchio!


Sono ancora le regole di un solco in favore di un sistema dipartitico verso il quale continua a mirare il nostro Paese.. che non può mai rendere omaggio ad una vera democrazia! Regole a cui si accoda un vecchio modo di far politica. La scommessa politica odierna non può più basarsi sulle contrapposizioni ideologiche del passato che continuano a portare contraddizioni ed arrecare anomalie:Innovazione vuol dire futuro e futuro significa idee!    

Nessun commento:

Posta un commento