di vincenzo cacopardo
Stefano
Parisi, su espresso mandato di Silvio Berlusconi intende rilanciare
un'area moderata alternativa al centrosinistra..per ricomporre
quell'area liberale dispersa ormai da tempo. Malgrado si teorizzi la
necessità di andare oltre le logiche di Partito per ricostruire un
ideale che vorrebbe apparire nuovo, in questa sua iniziativa vi si
riscontrano tre indicazioni retoriche e stantie che non possono più
convincere il popolo italiano e sulle quali si potrebbe riflettere: Area moderata- alternativa
al Centrosinistra- ricomposizione di un'area liberale.
L'Area
moderata ..pare ormai
l'abituale musica proposta da decenni al Paese per mantenere un
consenso soprattutto da parte di quella società borghese ormai
quasi inesistente o mal ridotta. Il presupposto della moderazione non
appartiene più da tempo ad un preciso Partito sia che esso sia di
destra o di sinistra. Tutti ormai usano la moderazione a modi convenienza..Un termine adoperato fin troppo spesso con poca coerenza
per correre verso il Centro in un'area che non appartiene a chi, di
contro, dovrebbe assumere posizioni precise.
Alternativi
al Centrosinistra : Un altro
modo di esprimersi per non dire nulla di politicamente valido, poiché
resta chiaro che se un Partito ha i suoi principi di Destra, non può
che ritrovarsi opposto ad una Sinistra! Quando ci si oppone ad un
Partito..in realtà non si dice nulla di nuovo ..una antitesi che
dura da secoli e che non produce altro che reazioni inutili.
Ricomposizione
di un'area liberale:
Liberale rispetto a cosa? Ma non abbiamo fin troppe libertà senza
buone regole? Un concetto ormai desueto appartenente ad un tempo in
cui le
condizioni politiche e sociali erano più arretrate, il cammino verso
la libertà era più lento e accidentato.
Al di là di una ipotetica ricomposizione desiderata da un nuovo
soggetto politico di destra, sappiamo che un “pensiero liberale”
politico moderno non può che tendere a limitare l’azione statale
in base a una costante distinzione di pubblico e di privato....
Un azione politica
di un pensiero che riconosce all’individuo un valore autonomo, Una
condizione persino contrastata da parte delle regole di una Comunità
Europea tendenti a dare forza sui prevalenti ed asettici parametri
finanziari...Tuttavia anche questo pensiero liberale, oggi, non è
più prerogativa di un solo schieramento politico. E' pensabile che
la ricerca di una libertà intesa come vorrebbe farla intendere un
innovato Partito di destra potrebbe facilmente esplodere in un
radicale liberalismo.
In
un certo senso, Parisi, sembra rispolverare
con monotonia un vecchio e desueto pensiero liberale e di reazione...
tendente al popolare.. riservandosi comunque il beneficio di un'area moderata
centrista.. per continuare col vecchio ritornello verso riforme in uno stato di confusione che
non può di certo risolvere i veri problemi del funzionamento
politico..insomma.. potrebbe scaturire in un'altra invenzione di
Partito papocchio!
Sono ancora le regole di un solco in favore di un sistema dipartitico verso il quale continua a mirare il nostro Paese.. che non può mai rendere omaggio ad una vera democrazia! Regole a cui si accoda un vecchio modo di far politica. La
scommessa politica odierna non può più basarsi sulle
contrapposizioni ideologiche del passato che continuano a portare
contraddizioni ed arrecare anomalie:Innovazione vuol dire futuro e
futuro significa idee!
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