La
crisi ideologica si accompagna a una crisi fondamentale della
fiducia nella politica....Prova ne è che l'attività politica odierna,
succube di queste ideologie, non è più stata capace di generare
veri e capaci statisti.
di
vcacopardo
Eravamo
all'inizio degli anni settanta.. e c'era chi riteneva che il
socialismo dovesse poggiare su tre capisaldi: il liberalismo, il
centralismo contro la disgregazione sociale, e la riscoperta dei
valori democratici.
Tony Blair, ha sempre ritenuto impossibile governare una società senza alcuni principi guida..come lo fu per l' esperienza conservatrice di Margaret Thatcher dal 1979 al1997.
Il socialismo alla sua base..è formato da un ampio complesso di ideologie e dottrine che tendono ad una trasformazione della società in direzione dell'uguaglianza di tutti i cittadini sul piano economico, sociale e giuridico: Si potrebbe definire come un modello che rispecchia il significato di "sociale" nel rispetto della popolazione intera.
Tony Blair, ha sempre ritenuto impossibile governare una società senza alcuni principi guida..come lo fu per l' esperienza conservatrice di Margaret Thatcher dal 1979 al1997.
Il socialismo alla sua base..è formato da un ampio complesso di ideologie e dottrine che tendono ad una trasformazione della società in direzione dell'uguaglianza di tutti i cittadini sul piano economico, sociale e giuridico: Si potrebbe definire come un modello che rispecchia il significato di "sociale" nel rispetto della popolazione intera.
La
narrazione odierna continua a ricordare che il socialismo dovrebbe
perseguire uguaglianza, diritti e libertà, da raggiungere per mezzo
della democrazia finalizzata all'emancipazione individuale...Qualcosa
che ancora in tanti inseguono!
E'
passato ormai tempo dall'era della Thatcher e sembra proprio che
oggi manchi uno scopo in più per riaffermare un socialismo. Manca da
quando un certo “neoliberismo” ha vinto ed ha costretto i
progressisti ad adeguarsi al nuovo modello vincente. Ma dopo il
2001..in concomitanza dell'entrata dell'euro ed i parametri imposti
dalla Commissione europea, tutto sembra nuovamente cambiato!
Tutt'oggi,
dopo lo sforzo per una Unione degli Stati di questa Europa, c'è chi
sostiene che bisogna guidare la ripresa del socialismo.. avendo
assistito alla completa disfatta del neoliberismo! C'è anche chi auspica
riforme strutturali dell'economia per evitare l'insorgere
dell'ingiustizia sociale e contrastare certe libertà individuali
riconoscendo i grandi limiti della visione neo-liberista sulle
libertà.
Secondo
questo concetto il significato di libertà non può essere disgiunto
da quello dell'eguaglianza sulle opportunità. Tra i socialisti
europei vi è affinità sul fallimento sostanziale del neo-liberismo
che ha imperversato negli Stati Uniti per gran parte degli ultimi
decenni. Secondo i socialisti moderni si devono salvaguardare i
principi dell'emancipazione dei cittadini che vivono in società
afflitte da mali profondi e squilibri economici. Un concetto che si
adatta di più alle organizzazioni di una società civile.
Il
neoliberismo, al contrario, è una
concezione indirizzata alla esaltazione del libero mercato e ad una
riduzione del peso dello Stato nella vita pubblica. Una sorta di
evoluzione del pensiero economico che mira ad una forma di
liberalismo in senso quasi dispregiativo. Dagli anni 2000 si è
assistito ad un aumento dell'uso del termine soprattutto da parte di
chi ha sempre criticato il libero scambio. Oggi, il termine
neoliberismo rimane un concetto spesso utilizzato nel linguaggio
accusatorio. Alcuni denigratori dell'ideologia neoliberista ritengono
che essa tenda all'annullamento totale dello Stato..favorendo il
libero mercato in forza di una imprenditorialità privata.
Il
neoliberismo si basa principalmente su una eccessiva libertà del capitale. Potremmo affermare che il sistema globalizzato, rimane una derivazione del neoliberismo ancora
oggi inspiegabilmente sottovalutato. Alcuni leader conservatori nei
primi anni 80 hanno introdotto radicali riforme in senso liberista,
ciò nonostante rimane
una politica al servizio del capitale finanziario internazionale
adottata nel contesto attuale della crisi del sistema imperialista
mondiale dove le imprese incontrano sempre più difficoltà ad
ottenere il massimo profitto.
La
sua
percezione rende la dottrina economica più una “ideologia”.. che
un modello scientifico portato avanti da economisti e tecnocrati, di
grande influenza: Il
fine è quello di promuovere a tutti i livelli una probabile azione
scientifica verso quel principio che.. “se gli individui agiscono
secondo i propri egoistici interessi, creano benefici massimi per
tutti”. Per costoro, un'economia che non funziona, ha l'unica
spiegazione di un mercato che non resta abbastanza libero!
Come
per il marxismo, il neoliberismo continua ad apparire una ideologia
tanto accattivante quanto irrealizzabile: Il sogno degli
imprenditori contro l’utopia dei lavoratori; il mercato perfetto
opposto allo stato proletario; per ambedue una soluzione a tutti i
problemi.
Le
visioni ideologiche del socialismo e del neoliberismo.. sostengono
due interpretazioni politiche differenti in netta contrapposizione
nel complesso parlamentare europeo. Sono quelle “contrapposizioni”
che continuano a determinare la vita politica internazionale sulla
quale gran parte dei politici odierni fondano il loro limitato
dialogo e dove i cittadini ne subiscono le conseguenze.
Il
loro, malgrado lo sforzo, rimane un dialogo politico poco
funzionale e per niente innovativo: Una politica non può progredire se rimane
bloccata da due precedenti posizioni ideologiche..o meglio.. può
farlo se ne trae esperienza, ma..contemporaneamente.. si libera dal
contesto ideologico percorrendo una strada di innovazione attraverso diverse formule promosse dalle idee! Se oggi emerge un certo populismo
è proprio perchè sembra volersi combattere l'ideologia di un tempo
posta in forma quasi demagogica... La crisi ideologica si accompagna a una crisi fondamentale della
fiducia nella politica....Prova ne è che.. l'attività politica
odierna, succube di queste ideologie, non è più stata capace di
generare veri e capaci statisti.
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