Il suo traffico limitato sembra proprio in antitesi ai suoi illimitati mandati
di vincenzo cacopardo
Questo... in breve... il lodevole curriculum politico di Leoluca Orlando: l'attuale
sindaco di Palermo per ben 4 volte a capo della giunta.
Orlando
viene eletto dal consiglio comunale sindaco di Palermo dal 1985 al
1990 a capo di una giunta di coalizione (il cosiddetto
"esacolore"). Il periodo della sua sindacatura, pur fra
scelte molto controverse, viene da molti ricordato come la primavera
di Palemo
Rieletto
consigliere comunale nel 1990, non fu ricandidato a sindaco dal suo
partito, e lascerà la DC l'anno successivo promuovendo la nascita de
la Rete Movimento per la democrazia.
Eletto
all'Assemblea regionale nel luglio del 1991, sia nel collegio di
Palermo che di Catania. Eletto anche deputato alla Camera dei
Deputati nel collegio di Roma nel 1992, col movimento da lui guidato
(si dimetterà nel dicembre 1993).
Nel
giugno del 1993, ritorna sindaco di Palermo
superando Elda Pucci e viene riconfermato
alla carica di primo cittadino
nel 1997 battendo Gianfranco Miccichè
Dal
1994 al 1999 è deputato al Parlamento Europeo Porterà La Rete a
sciogliersi e a confluire nei Democratici di Romano Prodi e quindi
nella Margherita. Espulso da Rutelli dal partito, si avvicinerà poi
ad Italia dei Valori di Di Pietro
Nel
maggio del 2007 ancora una volta è stato in corsa per la carica di
sindaco di Palermo per la coalizione di centro-sinistra, ma viene
sconfitto dal primo cittadino già in carica Diego Cammarata
Dopo
aver sostenuto Rita Borsellino alle primarie del centrosinistra per
il candidato sindaco di Palermo,
il 21 maggio del 2012 viene eletto, per la quarta volta
e con il 72,43% delle preferenze, sindaco di Palermo.
Con
l'approvazione delle nuove norme regionali sulle città metropolitane
in quanto sindaco del comune capoluogo il 7 giugno 2016 assume anche
la carica di sindaco metropolitano di Palermo
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