22 dic 2016

Roma -Milano: pesi e misure

RAGGI E SALA ..DUE STORIE IMBARAZZANTI ANCORA DA COMPRENDERE
di vincenzo cacopardo

In questi giorni l'attenzione principale dei media e dei social è rimasta fortemente concentrata sulla questione romana della giunta Raggi e sul caso di Milano che coinvolge l'attuale sindaco Sala.
Ma l'episodio sul quale si è più raccolta l'attenzione pare essere quello sulla sindaca di Roma... fortemente impiegato dal PD al fine di screditare al massimo l'operato della giovane prima cittadina.
Se nel primo caso vi è più disattenzione ed incuria nella valutazione delle figure di cui fidarsi in seno alla propria amministrazione, ben diverso appare il caso di Milano dove il neo sindaco Sala.. per uno strano capriccio si è autosospeso commettendo un gesto contrario a quello che dovrebbe fare un manager eletto dal popolo.

Ma andiamo ai fatti di Roma che la stampa ci descrive:
Per l'amministrazione romana l'addebito più grave è il conflitto d’interesse. Una tegola pesante per Virginia Raggi che sapendo di quel conflitto sembra averlo ignorato. La delibera dell’Anac sul caso Marra è molto dura! Nove pagine firmate dal presidente Raffaele Cantone, rese pubbliche dopo l’esame del consiglio dell’Autorità e accompagnate dalle carte acquisite nel corso delle verifiche partite a fine novembre. Atti che, trasmessi alla Procura di Roma e già acquisiti, aprono la strada alla possibilità che la sindaca venga iscritta nel registro degli indagati. Probabilmente per abuso d’ufficio, ma non si possono escludere anche altre ipotesi, come il falso ideologico, partendo dalla constatazione, messa nero su bianco dall’Anac, che Raggi ha fornito in atti ufficiali versioni dei fatti fra loro contraddittorie.

Il tutto ruota attorno al passaggio di Renato Marra dalla polizia municipale alla guida della Direzione turismo. Una promozione arrivata mentre suo fratello Raffaele, braccio destro del sindaco Raggi, già dirigente sotto Alemanno, arrestato pochi giorni fa per corruzione, è capo del personale del Campidoglio. Una vicenda che scatena immediate polemiche. L’Autorità fa le proprie verifiche, richiede al responsabile anticorruzione e trasparenza del Comune tutti gli atti sull’iter di nomina, sui regolamenti interni, sul fabbisogno di personale. E dall’analisi della documentazione emerge che Raffaele Marra era in «palese conflitto d’interesse». Poco conta se vi abbia partecipato attivamente alla procedura di nomina del fratello o abbia svolto solo un ruolo formale. Da quella pratica, Marra avrebbe dovuto astenersi! Di più: il sindaco avrebbe dovuto esonerarlo. Invece, non lo ha fatto. Sembra tra l'altro che il fatto in sé sia avvenuto prima dell'arresto del fratello Raffaele..ma ciò non toglie che si mette in evidenza un possibile concorso su un interesse privato.

Non so perchè..ma al di là di ogni riferimento giudiziario, questa storia, sul piano dell'opportunità politica, non può che farmene ricordare un'altra: Quella della ministra Boschi e della ipotesi di un suo conflitto sulla faccenda delle Banche per via del padre.. Quando in Consiglio dei ministri si provvedeva con un decreto...(Poco conta se abbia partecipato attivamente a quella procedura..uscendo dalla camera del Consiglio! Il presidente del Consiglio avrebbe dovuto esonerarla. Invece, non lo ha fatto).

Nel caso Roma, comunque, l'energia dell'ANAC di Cantone è venuta fuori con tutta la forza e l' impegno!



Andiamo adesso all'inchiesta di Milano
L'inchiesta riguarda la realizzazione della Piastra di Expo 2015, l’infrastruttura realizzata nel sito di Rho Pero dalla Mantovani. All'allora numero uno di Expo e agli altri indagati è contestato tra l'altro di non aver fatto le necessarie verifiche di congruità sull'offerta, aggiudicata con un ribasso del 42% a un ammontare "non idoneo neppure a coprire i costi". Il sostituto pg ha chiesto altri sei mesi di tempo per approfondire la vicenda. Per il primo cittadino l'attuale situazione è un ostacolo a svolgere le funzioni.. annunciando che quanto prima riferirà in merito alla vicenda in consiglio comunale. Sala risulta già indagato dalla procura generale del capoluogo lombardo nell’ambito dell’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta sull’appalto per la Piastra di Expo, l’infrastruttura più costosa realizzata nel sito di Rho Pero dalla Mantovani.

Si tratta solo di una indagine, ma di peso ben diverso da quella che grava sulla Raggi! Eppure l'attenzione dei Media è sempre più diretta verso la città capitolina! Il gesto di autosospensione di Sala appare estremamente disdicevole nei confronti dei suoi stessi cittadini, nonostante ciò, le forze mediatiche insistono sulla Raggi..Su una storia forse meno imbarazzante..e deplorevole, ma di certo sfruttabile sul piano politico: Prova ben visibile di come si debba a tutti i costi colpire Roma per affossare una possibile avanzata dei Cinquestelle!
Manovre sollecitate di certo dal partito di maggioranza che usa ogni mezzo per screditare il difficilissimo compito della sindaca. Sindaca che, malgrado la leggerezza delle sue palesi colpe, prova a guidare un Comune trovato sul disastro finanziario.






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